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Alla ricerca dell'elisir di lunga vita: 6 cibi da provare

pubblicata il 29.01.2014

Avevamo già parlato qualche mese fa dei cibi miracolosi, quelli che promettono effetti straordinari sulla nostra salute. Ci ritorniamo, dopo la Stevia, il ganoderma e il maqui, per presentarvi altri 6 alimenti di cui ultimamente si fa un gran parlare, alla perenne ricerca dell'elisir di lunga vita. Sono di origine tibetana le bacche rosse più famose del momento: quelle di goji. Impossibile non averle notate in giro: qualsiasi fruttivendolo, supermercato, negozio, ve ne propone almeno una variante. Tanto successo è dovuto alle loro proprietà antiossidanti, che promettono di combattere l'invecchiamento e quindi aumentare la longevità delle persone. Oltre a ciò hanno anche un effetto energizzante e di aiuto nei confronti del sistema immunitario. Si trovano in commercio essiccate, in succo o in polvere. Sempre dall'oriente arrivano poi i funghi shiitake. Il loro nome deriva dall'unione dei due termini shii, che significa quercia, e take, ossia fungo. Da sempre consumati in abbondanza in Cina e Giappone, hanno un ruolo di prevenzione nei confronti di diverse malattie. Rafforzano il sistema immunitario, contribuiscono ad abbassare il colesterolo nel sangue e aiutano il nostro organismo a combattere le infezioni di origine virale e batterica. In commercio normalmente si trovano essiccati, ma anche in capsule già pronte all'uso. L'aloe è invece ormai un classico nell'alimentazione naturale, anche in Italia. La sua storia è lunga e arriva dall'antico Egitto, dove era considerata la pianta dell'immortalità. Le vengono attribuite proprietà immunostimolanti, antiossidanti, gastroprotettive, purificanti e antibiotiche. In commercio si può trovare in diverse forme, ma non è rara l'autocoltivazione, anche a casa in vaso, per il consumo personale. Le bacche di Acai sono invece molto simili al nostro mirtillo e arrivano dalle foreste dell'Amazzonia brasiliana. Utilizzate da sempre dalle popolazioni indigene per infondere forza e coraggio, negli ultimi anni sono salite alla ribalta per le loro - vere o presunte - proprietà salutistiche anche da noi. La loro effettiva efficacia è ancora oggetto di studi e discussioni, ma i tifosi di questo frutto gli attribuiscono principalmente proprietà antiossidanti e di controllo del peso corporeo. Si trovano in erboristeria, ma anche nei supermercati, sotto forma di polpa, succhi, polvere o come componenti di diversi integratori alimentari. Rimaniamo in Sudamerica per parlare dei semi di Chia. Pare fossero uno dei cibi principali per gli Aztechi, mentre oggi sono molto diffusi per via del fatto che sono molto ricchi di proteine e amminoacidi. In realtà le proteine dei semi di Chia sono difficilmente assimilabili dal nostro organismo. Hanno però un buon contenuto in omega3 e omega6, acidi grassi ad azione antiossidante, oltre che di calcio. Apportano inoltre una buona quantità di fibre e sono privi di glutine, quindi adatti anche a celiaci e intolleranti. Terminiamo il nostro breve viaggio con l'Ampalaya, detta pure zucca amara, anche se l'aspetto è molto più vicino a quello di un cetriolo molto bitorzoluto. Il suo gusto è amaro, amarissimo se portata a piena maturazione, e può essere consumata sia cruda che cotta. Ma soprattutto le vengono attribuite diverse proprietà medicamentose. Nelle Filippine ad esempio viene utilizzata, oltre che in cucina, per curare diverse patologie come la tosse o diverse malattie della pelle. Ma pare sia anche in grado di regolare il metabolismo del glucosio nel sangue. Difficile da trovare, chi l'apprezza se la coltiva nell'orto. Immagine: Flickr

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