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Tomato Girl Summer è stato il trend definitivo dell’estate: cos’è e perché (non) ci ha conquistato

pubblicata il 28.08.2023

È “la Dolce Vita rivista dalla Gen Z”, Sophia Loren sulla copertina di un libro di cucina, Jane Birkin a spasso con una borsa di rafia. È la semplicità, nel look e in cucina. Storia di un trend che ama l’Italia ma che l’Italia non ha molto capito

Milioni di visualizzazioni sui social network (soprattutto su TikTok e Instagram), migliaia di post e di commenti, più tentativi di imitazione della Settimana Enigmistica e l’attenzione dei giornali un po’ in tutto il mondo, compresi quotidiani autorevoli come il britannico Guardian, che ne ha scritto a inizio agosto. 

Tomato Girl Summer è decisamente uno dei trend dell’estate 2023, nato fuori dall’Italia e anche non molto seguito in Italia, ma che nell’Italia ha avuto la sua fonte principale d’ispirazione.

 

Da dove nasce la Tomato Girl Summer

Come per più o meno tutti i trend, i meme e i tormentoni di Internet, è difficile ricostruirne con precisione le origini: secondo più fonti, il primo post dedicato alla Tomato Girl Summer, l’Estate della Ragazza dei Pomodori, sarebbe datato 30 giugno ed è stato pubblicato su TikTok dal profilo girlthings57. Si tratta di un profilo relativamente piccolo, soprattutto per gli standard della piattaforma cinese (poco più di 11mila follower) ma che da quel video ha ricevuto tantissima visibilità: la clip ha raccolto oltre 210mila views e parecchie decine di commenti e appunto dato vita a un trend che dura ancora adesso.

Il video, il secondo condiviso da girlthings57, è un collage di luoghi comuni sull’Italia (anche se la prima immagine sembra scattata a Parigi lungo la Senna): occhiali da sole, abiti rossi, abiti rossi a quadretti, pasta, vino, limoni, sandali, piedi scalzi, tavolini al sole, vecchie insegne di negozi, tramonti, ceramiche, pizza. E pomodori, ovviamente. L’idea è evidentemente quella di celebrare un certo stile di vivere (e di mangiare) tipico del nostro Paese, o almeno del nostro Paese com’era una volta e come all’estero se lo immaginano ancora, nonostante tutto: cibi semplici, dieta mediterranea, contatto con la natura, spontaneità. È lo stesso stile di Sophia Loren sulla copertina del libro “In cucina con amore”, di Jane Birkin in giro ovunque con la sua borsa di rafia o, per avere un riferimento più recente, di Blake Lively che fra fine luglio e metà agosto ha condiviso su Instagram 4 scatti che la ritraggono al sole, in bikini rosso, con rossetto e manicure coordinati. Come il colore dei pomodori.

Nel primo della lunghissima serie di post dedicati alla Tomato Girl Summer, gli hashtag usati sono appena 3: se gli ultimi due sono relativamente ovvi (#tomatogirl e #tomatogirlsummer), quello che compare per primo è #aesthetic e merita un approfondimento.

Che cos’è l’estetica Aesthetic

Sulla Tomato Girl Summer, il Guardian ha scritto che è “la Dolce Vita rivista dalla Gen Z”, che è forse la definizione migliore per capire questo trend. È quel periodo storico reinterpretato per i tempi moderni, adattato ai gusti dei 15-20enni di oggi. E il concetto di estetica Aesthetic (giro di parole purtroppo inevitabile) è fondamentale per capirlo.

Chiunque abbia una ragazzina o un ragazzino in casa si è probabilmente trovato a confrontarsi con la loro ossessione per questa parola: “Che foto aesthetic”, “è davvero molto aesthetic” e anche “potevi farla un po’ più aesthetic”. Al momento in cui scriviamo, l’hashtag #aesthetic ha circa 270 miliardi di visualizzazioni su TikTok: se ogni singola persona presente sulla Terra avesse visto almeno un video di genere Aesthetic, l’avrebbe dovuto vedere 30 volte, per raggiungere questa cifra enorme. Va bene, ma che cosa vuol dire aesthetic? Che intendono i ragazzini, quando usano questo aggettivo?

Secondo la definizione più diffusa, le immagini di tipo Aesthetic sono scattate o comunque elaborate in modo da dare loro un aspetto vintage, come se fossero uscite da una macchina fotografica anni ‘80 o ‘90: volutamente sgranate, poco definite, un po’ retrò. Come quelle di una volta, insomma. Allo stesso modo, anche i soggetti si rifanno spesso al passato, fra abiti, pettinature, panorami, architettura (e appunto cibo) risalenti a prima dell’avvento di Internet, e dunque a 30-40 anni fa. Un’epoca in cui i 15enni di oggi nemmeno c’erano, che non hanno conosciuto e per cui evidentemente provano una nostalgia inspiegabile: è il motivo per cui le clip della Tomato Girl Summer sono piene di richiami al passato, di insegne Latteria, di smanicati che non si portano più, di borse e cappelli di paglia e di vecchi libri.

Spesso l’estetica Aesthetic si combina con il cosiddetto corecore, un altro trend molto amato dai giovanissimi sui social e difficilmente comprensibile dagli adulti: semplificando, sono montaggi serrati di immagini, anche slegate fra loro ma accompagnate da una musica malinconica che è insieme fastidiosa ma confortante. Se un video del genere è composto da foto come quelle appena descritte, ecco che si ha un corecore Aesthetic.

La Tomato Girl Summer in cucina

Come detto, nel nostro Paese questo trend ha funzionato meno che all’estero: è una cosa comprensibile, visto che sembra più diretto a chi vorrebbe venire a visitare l’Italia, più che a chi già abita in Italia. O anche a chi l’ha già visitata e ne sente la mancanza. Soprattutto a livello culinario.

Ed ecco quindi che su TikTok e Instagram sono molti anche i video con l’hashtag #tomatogirlsummer che consigliano ricette su come replicarle e tavola, certe sensazioni. Non che sia difficile: basta anche una semplice pizza (qui il nostro approfondimento), una pasta al pomodoro, qualche bruschetta con un filo di olio extravergine, una caprese. Basta che ci siano i pomodori, anche se non tutti ne capiscono il perché: “Raga, ma perché tomato?”, abbiamo letto fra i commenti sotto al video di girlthings57. E alla risposta “perché il pomodoro viene visto come un cibo simbolo del Mediterraneo”, arriva una replica che fa sorridere ma non sorprende: “Capisco, ma avrebbero potuto usare un altro nome un po' più aesthetic”. Ovviamente, no?

Emanuele Capone

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