Attualità

Nuove Professioni | Blogger on demand

pubblicata il 14.02.2013

Un produttore che desidera restare anonimo ha ricevuto una mail. Un produttore di prodotti: quello che vuoi, diciamo: agroalimentare. Ha ricevuto questa mail dove un/a blogger - che lasceremo anonimo/a per vago amor di patria - scrive [letteralmente]: Sono una blogger e una scrittrice di recensioni di prodotti e servizi sui vari portali nazionali e internazionali come ciao.it e dooyoo. Mi piacerebbe parlare dei vostri prodotti, già ampiamente conosciuti, nel mio blog e nelle mie pagine dove io potrei raccontare la mia esperienza personale, iniziando quindi con voi una collaborazione. Se siete interessati mi farebbe cosa molto gradita e per tanto allego al presente messaggio il link del mio blog. e in ultimo il mio indirizzo mail. cordiali saluti Apprezzo l'uso disinvolto della punteggiatura, e l'approccio dadaista alle maiuscole. Aggiungo una riflessione a proposito della parola collaborazione: cedo qualcosa [la pagina] in cambio di qualcos'altro [soldi, merce]. Non mi è chiaro perchè lì in mezzo ci sia anche la parola recensione, che invece significa (s.f.) commento, esame critico, giudizio Se quando alle manifestazioni alla parola blogger si alza l'angolo della bocca. Se i giornalisti - che pur avranno qualche farfallone tra di loro - fanno i superioroni. Se le aziende sono convinte che un invito valga una recensione. Se il mondo pensa che una pagina di internet valga meno di nulla. Se il valore delle parole che si scrivono in rete vale meno del peso dei pixel che pesano in soldi e in autorevolezza. Ragazzi, ragazze, lì sopra c'è scritto il perchè. PS.: Non metto il link, ma l'ho guardato. Sciatto, povero, brutto e privo di qualsiasi anelito di interesse, mi chiedo chi potrebbe spendere anche solo il costo della spedizione per comparire in un tale turibolo di nefandezze.

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