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In Viaggio con Ghibli | Dal Chianti al Golfo dei Poeti

pubblicata il 16.10.2013

Nubrifragio notturno, e verde acceso: quello abbagliante e smeraldino dei vigneti, e quello più cupo e muschioso dei boschi e delle macchie attorno a cui la strada s'attorciglia. Ghibli sussurra a bassa velocità, con tutti i manovellismi automatici in funzione: guardo il panorama alla ricerca di un punto di vista.
L'autostrada arriva presto: e poi è solo questione di rotolare la strada sotto le ruote, il navigatore automatico innestato, perchè basta curve. Basta Curve è anche la "Panigacceria" in Piazza Chiodo a Spezia: è nata per offrire i famosi panigacci di Podenzana al netto del milione di curve che dvei remare per salire alla Strada del panigaccio. Oltre al rustico ma prelibato piattello di pasta cotta anche "muscoli" e cose spezzine. E' tardi, è chiuso: parcheggio Ghibli e faccio 462 metri per arrivare da La Pia, La Centenaria, in zona pedonale.
La zona pedonale ha restituito fiato alla città del porto, angosciata dal traffico e da parcheggi epici: arrivi bene in via Magenta, dove la famosa farinateria ha due facce. Da un lato il banco, per mangiarla in piedi ungendosi le dita, un volto annerito dal calore del forno e dal tempo. Di fianco il bar Tavola Calda, dove un lesto servizio, asciutto ma efficiente, t'ammannirà una superba farinata, una passabile focaccia con la salsiccia, un austero castagnaccio, anche con ricotta.
La farinata sfiora la lussuria se l'irrori di una macinata di pepe fresco. Un pranzo per tutti, grandi e piccini, per veri pochi euri. Poi risali all'A7 verso Genova. Un caffè sul mare per godere di questo tepore serotino, ed è la volta del Turchino. Torino m'attende.
Itinerario realizzato in collaborazione con Maserati

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