Attualità

Il Sabato del Villaggio | Servirsi del cibo per evitare in tempo fidanzamenti perniciosi

pubblicata il 20.07.2013

Poi ci si trova dopo tanti anni attorno ad un tavolo, lui apre un Volpòn Fuissè Frumentòn del 61, lei vorrebbe una cedrata Tassoni con il gin, e si scopre di aver buttato via un giorno, un anno, mille perché non si è approfondito uno dei due argomenti decisivi per il buon funzionamento di una coppia. L'altro è: chi butta via la rumenta il giorno dopo. Convenzionalmente in questa disamina ci occuperemo della vecchia noiosa formazione lui-lei, ma è solo una formalità.
Macchina nuova. Al primo appuntamento, lui passa all'autolavaggio e si presenta con la sua Audi nuova sottocasa. Lei scende, pettinata con il laser, e s'accoccola sul sedile. Dialogo:Lui. Ho prenotato in un posto molto carino. Cucina semplice ma non banale, bravi con anche con il pesce, ma fanno una tagliata eccezionale. Lei. Ma io sono vegana. Lui. [finge di smarlettare nel cruscotto della macchina] Scusami sai, l'auto è nuova e sento dei rumori strani di ferraglia. Ti spiace scendere un secondo mentre vado dall'elettrauto qui all'angolo? dev'essere lo spinterogeno
Medici senza frontiere. Lei lo ha finalmente invitato a casa. Ha preparato una cenetta. Lui si presenta perfettamente in orario, pettinato con la fiamma ossidrica e pizzetto regolato con il laser. Ha un paio di cadeau tra le mani.  Dialogo:
Lei. Maciàooo sei puntualissimo! Lui. [sorride un sacco] Non potevo farne a meno... ti ho portato una cosa.. [le mostra due pacchetti.] Lei. Ma non dovevi... Lui. Certo che dovevo... aprili, forza. Lei. [Un libro e una bottiglia di champagne. Selosse Initiale 2000] Non dovevi... Lui. ... [la guarda adorante] Lei. Non dovevi, sono astemia. Lui. [armeggia nella tasca della giacca alla ricerca del cellulare] Scusa è l'ospedale... [parla concitatamente dentro il cellofono] Si... quando... come... adesso? sì, arrivo. Lui. [sconsolato]  Devo andare, sono neurochirurgo, un incidente, mi spiace. [scappa]
Sulle scale sarà trovato un biglietto da visita, caduto nella fretta: Wainer Badodi, antennista.
Ostrega. Lei finalmente accetta un invito a cena a casa di lui. Arriva con mezz'ora di ritardo, come si deve, pettinata con l'acceleratore del CERN. Si salutano, si siedono. Lui arriva trionfante con un piatto di ghiaccio e ostriche. Dialogo:
Lui. Per cominciare, due ostriche al naturale. Sono Etòile Imperiàl triplo zero di S.Jeanne s/le Busòn. Lei. ...non mangio ostriche... Lui. ... Lui. [la guarda fisso] Lui. Ti chiamo un taxi?
Zola. Lei finalmente accetta un invito a cena a casa di lui. Arriva con mezz'ora di ritardo, come si deve,pettinata con l'acceleratore del CERN. Si salutano, si siedono. Lui le prepara un paio di cosine, conversano. Bevono qualche bicchiere: il ghiaccio è sciolto. Lui si avvicina, sornione, con una mezzaluna di zola profumatissimo.
Lui.: E' zola mille giorni inoculato naturalmente del caseifizio Sperindio di Vibrate con Forza, vicino a Melzo. Me lo consegna personalmente il secondo cugino acquisito del fondatore, Venanzio Sperindio. Un uomo, un mito. Lei. ...ehm... Lui. [la guarda] Lei. ...io non mangio gorgonzola... Lui. Ti chiamo un taxi.
Laura non c'è.  Lei finalmente accetta un invito a cena a casa di lui. Arriva con mezz'ora di ritardo, come si deve, pettinata da sua seconda cugina acquisita, che fa la parrucchiera a domicilio. Lei sulla porta sorride di un sorriso luminescente. Dialogo.
Lei. Maciàoooo! [le ragazze al primo appuntamento dicono sempre maciào] Lui. Eccoti, sei una meraviglia! Lei. Magràzie!  [le ragazze al primo complimento dicono sempre magràzie] Lui. Entra! Lei. Ti ho portato una cosa! [gli conficca tra le mani l'ultimo albo di Laura Pausini] Lui. [pietrificato, la guarda] Lui. [disperato, guarda all'indirizzo della porta] Lui. ...ti chiamo un taxi.
(lo so questa non c'azzecca con il cibo, ma che diamine, non si vive di solo pane.)

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