Attualità

Il Sabato del Villaggio | Esegesi spicciola dell'abusata locuzione Mangi Bene Spendi Poco

pubblicata il 28.07.2012

Siccome il mondo non si occupa di me, io che sono un tipo piuttosto centripeto non mi occupo di lui. Per una volta non palleremo in questo caldo sabato di luglio della spending review, dei diritti umani in Rwanda, del programma televisivo di Benedetta Parodi e dell'ultima ricetta a base di tè Lapsang Souchong del cuoco eptastellato del Mirador Parador di San Diego de la Vega. Mi sono spesso domandato come affrontare da un punto di vista filosofico e speculativo l'affermazione Mangi Bene Spendi Poco. Sarebbe assai più facile dissezionare la tòpica simile ma non uguale Mangi Molto Spendi Poco: perchè, non ostante il "molto" sia un aggettivo qualificativo indeterminato una certa idea di quantità la conferisce. "Molto" significa che alla fine del pranzo sarai satollo oltre la necessità fisiologica. "Bene" invece implica una qualificazione così soggettiva da gettare nel più profondo sconforto anche il più accanito dei logopedisti. Anche perchè "bene" assume significati diversi a seconda di chi pronuncia la parola. Per 98 bipedi su cento possiamo affermare con serenità che "bene" significa "un po' meglio di come si mangia a casa mia e un po' peggio di come cucina mia mamma". Per il restante - io e mio secondo cugino acquisito - "bene" significa "meglio di come cucino io quando uso tutte e due le mani." Non raramente basisco vedendo le facce rubizze e soddisfatte di avventori che lietamente ingollano papponi che io stenterei a dare a Rex, il Diavolo di Tasmania addomesticato del mio vicino di casa ceceno. Complicato, non ostante l'accezione tipicamente numeraria del lemma, definire anche il "Poco" del secondo termine dell'equazione. Giorni fa ho proposto ad un amico - meglio, semplice conoscente - di attovagliarci in un luogo dal presumibile budget di spesa sui cinquanta eureka. Attonito, mi ha detto Masckértzi?!? per me spendere 30, 35 euri per mangiare è già una follia. E così facendo è salito sul suo Imperial Ultimate Rovinètor a 18 ruote motrici, mille cavalli vapore e un percorrenza media di 1 chilometro per litro. Di Krug dell'85. Immagine: lo spaghetto al pomidoro di Alice Delcourt, dell'Erba Brusca.

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