Attualità

Il Sabato del Villaggio | Dell'accoppiamento, e dei suoi sottoprodotti

pubblicata il 19.05.2012

L'esercizio di spensierata dissacrazione al quale vorrei dedicarmi oggi prescinde dal giudizio di merito - ed anche da quello di valore - delle varie e commendevoli iniziative di cui si legge e si partecipa, che spesso hanno fondamenta cementizie: cibo e vino, cibo e distillati, vino e musica, vino e libri, vino e sigari... Proviamo a proporre qualche suggerimento in più per solleticare l'agonizzante mercato dell'enogastronomia di nicchia, ma di nicchia, ma di nicchia. 1. Cibo e carta da parati. Laonde consentire una migliore fruizione del piatto, il Cuoco d'Alta Cucina preparerà diverse stanzette tappezzate con una carta da parati differente  a seconda del piatto da delibare, dai colori da osservare e dagli ingredienti. La creatività dell'Artista potrà suggerire una carta da parati in pendative (lasagne verdi con parati acquerello) o in contrasto (filetto al sangue con parati a fiorami), ma comunque seguendo un pensiero e un progetto. Gli avventori saranno condotti nelle stanze diverse a seconda dei piatti diversi. Ai locali insigniti delle Tre Stelle Michelin sarà richiesto invece di tappezzare all'uopo ogni stanza prima di ogni piatto, con le maestranze sempre pronte ed attrezzate all'uopo. Ancora da risolvere il problema di una coppia che sceglie piatti diversi. 2. Cibo e biciclette. Il ristoratore avveduto metterà a disposizione degli avventori una serie di biciclette di diverso peso e formato: un bell'olandesone per una carbonara, una MBK per una sella di cervo alle prugne, una rodafixa per un piatto di cucina molecolare, un bel ferro da corsa in carbonio per le creazioni di cucina contemporanea, il pesce e le insalate dell'orto. Ai locali insigniti delle Tre Stelle Michelin sarà richiesto invece di mettere a disposizione alcuni tandem con al posto di guida ex professionisti: Moser per un canederlo, Bugno per un prosciutto al forno, Indurain per una mousse di creste di gallo con salsa al wasabi. 3. Vino ed enciclopedie collezionabili a fascicoli. Per favorire una corretta degustazione dei migliori cru, il ristoratore moderno farà scegliere da una carta alcune enciclopedie collezionabili a fascicoli, affinchè l'ospite si senta a suo agio, si rilassi e posso godere fino in fondo delle sfumature del vino che beve. Immaginiamoci l'enciclopedia delle macchinette per il caffè in 92 fascicoli, o quella dei motori per lavastoviglie industriali in 108, o - per le signore - quella delle bambole in porcellana dal 1909 al 1953. Ai locali insigniti delle Tre Stelle Michelin sarà richiesto invece di mettere a disposizione una intera edicola con edicolante incluso, alla quale l'ospite si potrà recare per discutere e farsi consigliare il miglior abbinamento 4. Distillati e Film di Cowboy Italiani. Nel ristorante contemporaneo con la carta dei distillati il cliente potrà anche scegliere tra decinaia e decinaia di film western italiani degli anni settanta, per poter gustare al meglio il proprio distillato. Con un Bourbon potrebbe andare un Giù la testa e con una grappa barricata un bel Django, mentre per un Mezcal sarebbe perfetto un Santana d'annata. Ai locali insigniti delle Tre Stelle Michelin sarà richiesta invece la presenza al tavolo di Clint Eastwood che a seconda del distillato richiesto potrà esibirsi in diretta in una delle sue famose espressioni: quella con il cappello, o quella senza cappello.

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