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Un tavolo per due in una mini serra. L'idea creativa che arriva dall'Olanda

pubblicata il 06.05.2020

Piccole serre che isolano i singoli tavoli, privé trasparenti belli da guardare e sicuri da usare: “chambre séparée” è la soluzione del ristorante olandese Mediamatic Eten per rispettare il distanziamento sociale ai tempi del Coronavirus. Obiettivo? Continuare a rendere il ristorante un’esperienza piacevole, oltre che sicura.

SERRE PRIVATE CON VISTA SUL CANALE - Mediamatic Eten, come tutti i bar e ristoranti, da quando è iniziato il lockdown, è chiuso. Ma i ragazzi del locale con sede ad Amsterdam hanno avuto l’idea: estendere il concetto di serra. Anzi, restringerlo: incapsulando ogni singolo tavolo da due in una struttura leggera e quasi invisibile, una sorta di cabina con le pareti trasparenti. Le hanno chiamate "chambre séparée”, cioè i privé di bar e ristoranti, per dare l’idea di una intimità esclusiva: di fatto però sono camere senza segreti, camere separate sì, ma con vista. Per ora il progetto è in fase embrionale, ma a fine aprile è stato realizzato un evento di prova, e sul sito del ristorante si può già prenotare, anzi è "fully booked" fino a tutto giugno. Il menu? Quattro portate: tutte a base vegetale. D'altronde, cos’altro volete mangiare, in una serra?!

SOLUZIONI CREATIVE CERCASI. L'IDEA OLANDESE NATA GRAZIE A UNA POSIZIONE PRIVILEGIATA - È chiaro che ci vuole pensiero laterale, e infatti l’idea creativa che vi abbiamo raccontato viene da un’impresa che non nasce come azienda di food: si chiama Mediamatic, e si trova in Olanda.

“Natura, biologia e arte ad Amsterdam. Studiamo le possibilità e le sfide che la biologia offre all'arte, al design e alla società. Organizziamo conferenze, workshop e progetti artistici”. Così si presenta Mediamatic; e poi certo, c’è anche un ristorante, Mediamatic Eten, un posto affascinante, pieno di piante e con pareti trasparenti che affacciano sui canali della Venezia del nord. Un luogo dove si incrociano bellezza e bontà, laboratori sull’olfatto e cene futuriste in stile Marinetti. L'IMPORTANZA DELLA LOCATION - Insomma, in un contesto già di per sè privilegiato e non comune a tante pizzerie presenti in città, in Olanda è nato un esperimento sicuramente brillante, ma purtroppo non applicabile alle maggior parte dei locali. Forse questa idea può essere replicata, con i dovuti aggiustamenti, dai ristoratori che gestiscono locali con ampi spazi all'aperto. Certamente, devono essere preventivati dei costi e ci devono essere le condizioni giuste.

NEL RESTO DEL MONDO - Intanto, in Italia e all'estero i locali si sono organizzati per il delivery e l’asporto, ma è chiaro che può essere solo una soluzione temporanea. Bisognerà riaprire, prima o poi: ma come garantire la sicurezza e il distanziamento fisico? Si sentono in giro soluzioni, anche estreme, ma poco praticabili: mettere i tavoli a 3 metri l’uno dall’altro significa dimezzare i coperti, e condannare al fallimento la maggior parte dei ristoranti. Si sono ipotizzate pareti di plexigass tra i tavoli, o addirittura sui tavoli, a dividere i commensali.

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