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Abbiamo provato la piattaforma antispreco di Google e ci piace!

pubblicata il 20.09.2018

Google ha deciso di affrontare il problema dello spreco del cibo e dell’acqua: un problema più attuale che mai. GUARDA LA GALLERY per vedere l'idea di Google.

Sempre più sprechi

Per rendersi conto della situazione critica in cui versa il nostro pianeta basti pensare che, secondo l’organizzazione Global Foodprint Network, il 1° agosto sono state esaurite le scorte di acqua, frutta, verdura e legna a disposizione per tutto il 2018. Ciò significa che, a partire dal 2 agosto, si stanno consumando più risorse di quelle che il pianeta è in grado di produrre nell’arco di un anno.

Le soluzioni però ci sono Una situazione, questa, che sta andando sempre peggiorando in quanto l’Overshoot Day - ovvero il giorno in cui si esauriscono queste risorse - ricorre sempre prima ogni anno che passa. Eppure sarebbe possibile, nel nostro piccolo, cambiare o modificare delle piccole abitudini che, moltiplicate per tutta la popolazione terrestre, porterebbero a un significativo miglioramento.

La piattaforma di Google: il tuo piano per il tuo pianeta Google ha appena rilasciato una piattaforma che potrebbe diventare la guida definitiva per iniziare a correggere i nostri errori: si chiama Your Plan Your Planet .

E' un progetto ideato da Google con la California Academy of Science, con lo scopo di dare agli utenti alcuni consigli che possono fare la differenza, se applicati con costanza.

Ecco com'è Your Plan Your Planet

Alla vista, la piattaforma è gradevole: il colore predominante è il rosa ed è molto intuitiva. L'abbiamo provata (GUARDA NELLA GALLERY GLI STEP) per verificare come funziona ma anche capire se - ed eventualmente come - può essere uno strumento davvero utile.  

Come funziona

Digitando l’indirizzo del tool, ci si trova davanti a una schermata con il motto ufficiale che riassume l’idea da cui è nata l’iniziativa, ovvero “Small changes can make a big impact on our planet” (in italiano “I piccoli cambiamenti possono avere un grande impatto sul nostro pianeta”).

Cliccando sul pulsante blu, si entra poi nella vera pagina iniziale di Your Plan Your Planet dove possiamo scegliere quale aspetto conoscere e approfondire: cibo, acqua o elettricità.

Scegliendo la sezione cibo, come prima informazione ci viene detto che gettare gli alimenti non è solo un grande spreco, ma influisce anche sulle emissioni di anidride carbonica.

Lo strumento che offre la piattaforma per imparare alcune nozioni importanti per ridurre gli sprechi alimentari è un giochino diviso in due fasi: nella prima fase ci sono 14 cibi dei quali occorre indicare quante porzioni sono state buttate via durante la settimana. Alla fine, una schermata calcola una stima dello spreco di acqua ed emissioni di anidride carbonica su scala annuale basandosi sugli alimenti che abbiamo inserito precedentemente.

La seconda parte, invece, si presenta con un frigorifero e alcuni cibi da posizionare all’interno degli scomparti del frigorifero oppure fuori per farli durare più a lungo (a proposito, sapevate che conservare la farina nel secondo scomparto del frigorifero ne raddoppia la durata da uno a due anni?).

Una volta completati gli abbinamenti, viene sbloccato un consiglio importante su come conservare gli alimenti e, ultimo ma non meno importante, si possono scegliere uno o più obiettivi da rispettare durante la nuova settimana. Dettaglio non trascurabile: si possono tenere infatti monitorati i progressi fatti nel tempo.

Anche le sezioni riguardanti l’elettricità e l’acqua hanno lo stesso funzionamento con giochini simpatici e forniscono consigli utili, come ad esempio staccare tutte le spine che non vengono utilizzate per consumare meno energia o lavare i piatti con la lavastoviglie anziché a mano.

Perché ci piace Innanzitutto, giocando si imparano dei consigli preziosi che possono migliorare indubbiamente il nostro stile di vita e, pur essendo solo in lingua inglese, il tool è talmente facile e intuitivo che la lingua straniera non costituisce un ostacolo. La cosa che più ci è piaciuta, però, è la sensazione che anche i gesti di una singola persona sono importanti. Perché anche un cambiamento su piccola scala può contribuire a migliorare le condizioni di salute del nostro pianeta.

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