Attualità

Mens sana in corpore sano

pubblicata il 09.02.2015

Lo dicevano gli antichi romani: se il corpo funziona bene ed è sano, la mente non può fare altro che seguirlo. I mezzi per mantenere in forma il nostro fisico sono tanti, ma il nostro preferito è quello di mangiare bene. E non siamo gli unici a pensarlo, visto che i ricercatori dell’Università di Melbourne e di quella di Deakin, in Australia, hanno messo in luce come il legame fra psichiatria e alimentazione sia molto più stretto di quanto finora pensassimo. In una disamina dei più recenti studi su salute mentale e dieta, uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet Psychiatry ha evidenziato come esista uno stretto legame fra alimentazione e disturbi mentali e che la nutrizione giochi un ruolo fondamentale in psichiatria, come già avviene per altre scienze mediche quali la cardiologia, l’endocrinologia e la gastroenterologia. Sono molti i nutrienti di cui è stata comprovata una correlazione diretta con la salute mentale delle persone: gli omega3, le vitamine del gruppo B - in particolare la B12 e l’acido folico - ma anche la colina, il ferro, lo zinco, il magnesio, la vitamina D, gli aminoacidi e la ademetionina. Ma non è solo il tipo di nutriente a fare la differenza. La dieta delle donne in stato di gravidanza e quella dei primi anni di vita dei bambini, sembrano infatti fondamentali per un sano sviluppo a livello mentale. Le carenze di alcuni nutrienti essenziali duranti fasi critiche dello sviluppo del bambino sono legate allo sviluppo di disordini depressivi e psicotici. Proprio per questo gli psichiatri stanno pensando di considerare la dieta come parte integrante delle cure in caso di malattie mentali.

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