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La storia dell'uovo di Pasqua di cioccolato

pubblicata il 07.04.2022

L'uovo di Pasqua, quello di cioccolato, è un'invenzione più recente di quello che pensiamo. Non è nato a Torino, come si vocifera, né da un capriccio del Re Sole. Secondo gli storici dell'alimentazione le uova di Pasqua appaiono a metà dell'800 (le prime tracce si trovano in Germania e in Francia) ma quelle che tutti conosciamo furono sviluppate da imprenditori inglesi.

Furono i cristiani che vivevano in Mesopotamia a cominciare la tradizione di decorare le uova in occasione della Pasqua, tra il I e il III secolo dopo Cristo. L’usanza si diffuse e ancora oggi le uova sono il simbolo più noto della Pasqua. Ma che dire, invece, dell’uovo di cioccolato? Qualcuno ne rivendica un’origine italiana. Nel 1700 lo avrebbe inventato una certa vedova Giambone, che viveva a Torino. Per altri invece sarebbe stato inventato nel 1725 per compiacere il Re Sole alla corte di Versailles. Eppure, se si spulciano gli scritti degli storici dell’alimentazione, il parere è unanime: l’uovo di Pasqua di cioccolato è nato nell’800.

Un’invenzione modernaLa storica Emma Kay afferma che la citazione più vecchia che è riuscita a trovare è del 1862. Parla di un uovo che era stato confiscato dalla dogana, in Germania. Considerato “sospetto” è stato rispedito in Francia, dove era stato comprato. Anche per la storica Joan P. Alcock l’uovo di cioccolato è nato nel diciannovesimo secolo, e non prima. E c’è una ragione. Solo nel 1828 l’olandese Coenraad van Houten inventò una pressa che permetteva di separare il cacao dal burro di cacao. Il cioccolato solido non è altro che una miscela realizzata a partire da queste componenti, in precedenza l’unico cioccolato che esisteva era in forma di bevanda. Grazie all’invenzione di Van Houten si apre quindi la strada al cioccolato come noi lo conosciamo, e in Francia tra le varie forme apparve anche l’uovo. Erano uova piene, non cave, e il cioccolato non era ancora come quello di oggi: la consistenza era granulosa, il sapore amaro. L’arte del cioccolato doveva ancora evolversi.
L’uovo di cioccolato all’ingleseLa scena si sposta nella patria della rivoluzione industriale, dove le fave di cacao arrivavano dalle colonie. I produttori di dolciumi inglesi, guardando la Francia, capirono che il cioccolato era un business. È stata la ditta J. S. Fry & Sons, di Bristol, a produrre il primo uovo di cioccolato cavo nel 1873. Era ancora un prodotto semi-artigianale e di lusso, e il cioccolato non era troppo diverso da quello francese. Nel frattempo però una ditta concorrente, la Cadbury, si era procurata una delle famose presse olandesi, e aveva cominciato a sperimentare. Arrivarono al cioccolato così come lo conosciamo: liscio, che si scioglie in bocca, e facilmente modellabile col calore. Nel 1875 anche Cadbury lanciò il proprio uovo di Pasqua. Le prime uova erano di cioccolato fondente, articoli di lusso per consumatori adulti. Con l’aiuto del cioccolato al latte, però, al volgere del secolo era cominciata la produzione in massa di uova pasquali di cioccolato come noi la conosciamo, e il marketing puntò ai bambini. Quelle uova di solito erano piene di altri dolciumi (dragées, confetti): pare che siamo stati noi italiani, sempre all’inizio del ventesimo secolo, a sviluppare la tradizione della “sorpresa” dentro l’uovo di Pasqua.L’uovo di Pasqua di cioccolato è quindi un prodotto dell’industrializzazione, anche se ha le sue radici nella tradizione. Oggi possiamo anche provare a farcelo in casa. Certo, è impegnativo, ma almeno non dobbiamo inventare il cioccolato come i pionieri dell’800.
Stefano Dalla Casa

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