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Itinerari in bici alla scoperta del Friuli e del formaggio Montasio. E noi ci andiamo!

pubblicata il 19.07.2022

Nasce la Montasio Route, un percorso cicloturistico di circa 400 chilometri tra latterie e caseifici dove scoprire e assaggiare l'inimitabile e inconfondibile Montasio DOP

Pedalare circondati da cime leggendarie e verdi pascoli alla scoperta di uno dei formaggi alpini di tutta la Carnia e della Pianura Friulano-Veneta. E’ qui che nasce la Montasio Route, una serie di itinerari di cicloturismo alla scoperta delle latterie che producono le storiche forme nate nel 1200. Cultura, gastronomia e bellezze paesaggistiche, sono gli ingredienti della nuova formula per apprezzare le eccellenze agroalimentari del Friuli Venezia Giulia. 

Pedalando sulla Montasio Route

Il Consorzio del Montasio, assieme ad AIDA - Alta Italia Da Attraversare, ha abbracciato il concetto di promozione del territorio attraverso il cicloturismo. La Montasio Route, lunga ben 400 km, un enorme anello che parte e ritorna ad Udine, porterà a visitare quattro delle latterie che producono il Montasio, dove si potrà ovviamente anche fare una pausa all’insegna dei sapori genuini a chilometro zero, con degustazioni e menù dedicati “a tutta carta” al celebre formaggio. Un modo di fare vacanza davvero sostenibile e slow, per scoprire le prelibatezze friulane.

Il percorso -per gambe allenate, ma adatto a tutti se si usa una e-bike- regala panorami unici, tra vette imponenti, malghe e latterie. Si monta in sella alla bicicletta e da Udine, punto di incontro tra le ciclovie Aida e Alpe Adria, si parte in direzione Cividale del Friuli seguendo varie ciclabili e strade secondarie. Si sale verso Nimis e Artegna in direzione Gemona del Friuli, borgo storico tra i simboli dell’intera regione. Da qui si prosegue sulla ciclovia Alpe Adria fino alle montagne di Tarvisio, per arrivare infine all’altopiano del Montasio, dove si sosta in malga.

Si scende quindi verso Chiusaforte e si riprende la ciclovia Alpe Adria fino a Tolmezzo, sino a raggiungere lo Zoncolan, punto in cui la fatica viene ripagata da una vista mozzafiato. La pedalata riparte poi verso il “balcone del Friuli”, e poi ancora verso San Daniele, dove un’altra sosta è d’obbligo, anche solo per assaggiare il celeberrimo prosciutto crudo. 

Montasio: formaggio genuino come alle origini

Tra le montagne del Friuli e quelle venete, sui verdi pascoli più a nord est d’Italia, nasce il Montasio, un formaggio genuino dal sapore delicato e morbido, prodotto come una volta, sebbene nei caseifici di oggi la modernità abbia fatto capolino. Il latte delle due mungiture quotidiane, infatti, viene trasformato in formaggio utilizzando tecniche gentili: si utilizza latte crudo e fresco, che non ha subito trattamenti energici, e che quindi preserva la flora microbica e batterica originale. La pastorizzazione avviene a bassi livelli termici e consente la moltiplicazione dei fermenti naturali del latte, che restituisce al palato i profumi degli alpeggi e del fieno. 

Quattro stagionature per diverse ricette

Il Montasio, formaggio a pasta cotta, semidura, è facilmente riconoscibile (non solo per il marchio impresso sulle forme) dalla caratteristica occhiatura, piccoli buchini ad occhio di pernice, omogenei su tutta la fetta dalla pasta bianca o giallo paglierino a seconda dell’invecchiamento. Quattro sono le stagionature del Montasio: Fresco (oltre 60 giorni di stagionatura) dal sapore di latte, dolce e delicato; Mezzano (da 4 a 10 mesi di stagionatura) dal gusto pieno e più sapido; Stagionato (oltre 10 mesi), e Stravecchio (con più di 18 mesi di stagionatura) dai sapori più schietti e decisi, sino a diventare leggermente piccanti. Ottimo da mangiare fresco al taglio, è indicato anche fuso con polenta di mais, paste al forno, patate, o nel ripieno di tortelli e gnocchi. Stagionato è perfetto grattugiato sulla pasta o la zuppa, ma anche sorprendente in consistenza cremosa con il frico, la tradizionale “frittata” friulana, o come dessert con le pere gratinate.

Eleonora Lanzetti

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