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Forno Collettivo: arriva a Milano il locale per gli amanti del pane

pubblicata il 30.08.2018

Ristorazione, vino e panificazione: sono queste le tre anime di Forno Collettivo, nuovo locale che farà il suo debutto in società oggi 30 agosto a Milano (in Via Lecco 15, ore 19) e che nasce come una bakery non tradizionale dal progetto di Davide Martelli e Alessandro Longhin, già ideatori dei cocktail bar Botanical Club e della vineria naturale Champagne Socialist. Qui si potrà infatti acquistare pane fresco, ma anche fare colazione, pranzare, cenare mangiando dell’ottimo pane e bevendo dell’ottimo vino. Nonché portare la propria pagnotta da casa e panificare. Un endroit intimo da 30-35 coperti con mescita di vino naturale e piccola cucina, che vede nel pane a lievitazione naturale il suo nucleo principale. Per questo, si avvale di una head baker giovane, ma di grande esperienza, come la newyorkese Carol Choi, che ha già lavorato a Copenaghen nei conosciuti Noma e Mirabelle. Noi siamo andati a vedere il locale prima dell’apertura, per incontrare Alessandro e Laura Lazzaroni, che si occupa della ricerca dei grani e delle farine con cui viene realizzato il pane di Forno Collettivo. Ecco quello che possiamo anticiparvi.

Che tipo di pane si trova Quello a lievitazione naturale (il sourdough bread), realizzato esclusivamente con il levito madre. I formati in vendita saranno medio-grandi e di due varietà. Quello che Laura chiama “entry level”, ovvero un pane “base” (anche se dietro la sua realizzazione si sono sperimentate più di 40 ricette) che ha come caratteristica principale la versatilità: può quindi andare bene per comporre toast, sandwich salati o per spalmarci sopra la marmellata. È formato da un mix di tre farine che vede una prevalenza di vecchie varietà di grani che vengono dalla Brianza, un miscuglio evolutivo di grani teneri vecchi e moderni che viene dalla Sicilia e una piccola percentuale di grano tenero moderno semi-integrale. L’altra varietà di pane è un “discovery bread”, quindi un pane che cambierà di volta in volta e che rappresenta la parte più sperimentale dell’anima del Forno. Da sottolineare che tutti i grani sono biologici o biodinamici, moliti a pietra naturale.

Dalla colazione alla cena: cosa si mangia I lievitati, sia salati che dolci, sono alla base della cucina di questa bakery. Per la colazione ci sarà un croissant, presentato vuoto o ripieno di una crema pasticcera home made; il babka, un dolce di origini ebraiche, fatto con la stessa pasta delle brioche farcito al cioccolato e due dolci che ruoteranno. Il pranzo s’ispira alla tradizione mediterranea e mediorientale: grande risalto alle verdure, con cotture su griglia o plancha. Il pane sarà protagonista in versione flatbread (la forma ricorda quella delle piadine) con pollo, agnello, melanzane o felafel e sandwich, la cui farcitura varierà di volta in volta. Ultima tappa: quella dell’aperitivo/cena, dove la cucina si amplia, ma sempre a tema pane: ci saranno, infatti, anche primi piatti come gli spaghetti con la mollica di origini siciliane.

Il forno collettivo: come funziona Dopo una prima fase di rodaggio, a partire da ottobre un giorno della settimana, probabilmente il sabato, sarà dedicato agli home baker, ovvero a coloro che fanno il pane in casa e che potranno portare la propria pagnotta a cuocere nel forno del locale. Come ci spiega Alessandro, sul sito internet verrà pubblicato una specie di decalogo con le linee guida per la panificazione, dalla misura delle pagnotte, all’impasto, passando per le informazioni sulle farine di ricerca che vengono utilizzate dal Forno Collettivo e che, in quantità limitate, si potranno acquistare anche in loco. Chiunque voglia panificare potrà prenotarsi, sempre online (ancora non è definito se lasciando un’offerta libera o un “obolo” simbolico) ed essere seguito da Carol o da un “guest baker” professionista, per avere consigli pratici e risolvere le criticità che si possono incontrare facendo il pane in casa. Forno Collettivo, infatti, ha costruito attorno a sé un network internazionale di panificatori indipendenti, con cui creare differenti sinergie: dagli incontri aperti al pubblico alla realizzazione di “pani speciali”. Un’idea contemporanea che riporta al rito “antico” del forno del Paese.

Info: Forno Collettivo, via Lecco 15, 20145 Milano (nella foto Davide Martelli e Alessandro Longhin)

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