Attualità

Pompia

pubblicata il 03.10.2016

La pompia, il primo fra gli ingredienti “unexpected” che vogliamo farvi scoprire, è un agrume che vi può capitare di assaggiare in vacanza in Sardegna: nella zona di Siniscola, in Provincia di Nuoro, viene coltivata da fine 1700. Il nome scientifico di “sa pompia”, come si dice nelle terre di Baronia, è Citrus mostruosa e, se si osserva il frutto maturo, se ne comprende la ragione! La pompia, per dimensioni e forma, somiglia a un cedro: è tondeggiante, appiattita ai poli e presenta una buccia molto spessa e rugosa, di colore giallo che, a maturazione avanzata, diventa ambrata. Un frutto può anche superare i 300 grammi di peso. A sorpresa, ciò che esprime il valore esclusivo di questo agrume non è la polpa, poco succosa e acida, ma la buccia, che viene utilizzata in cucina per preparare marmellate, dolci e un liquore digestivo. Il dolce più popolare è la “Pompia Intrea” che richiede una sapiente pulizia, ore di cottura (circa sei) e una lavorazione finale con il miele. Il risultato è un grande frutto candito da gustare a fettine, un dolce tipico di matrimoni e battesimi. A parte le grandi occasioni, lo immaginiamo particolarmente gustoso su un ciambellone o un bundt cake allo yogurt, un abbinamento inedito ma efficace per accompagnare, e in parte smorzare, il sapore deciso dell’agrume caramellato. Un altro dolce tradizionale a base di pompia, miele e mandorle è la s’aranzada, una preparazione che può durare in dispensa anche anni, senza deteriorarsi. Vi capiterà di vederlo a qualche sagra popolare in zona, spesso a forma di cuore. Per tutelare questo raro e prezioso agrume, nel 2004 è stato istituito il Presidio Slow Food "sa pompìa”. La pompia ci dimostra che ogni luogo può suggerire nuovi spunti, dai quali, in cucina, nascono accostamenti inaspettati. Proviamo a fare il gelato alla pompia? In collaborazione con SsangYong Tivoli la qualità che sorprende, la scoperta che appaga. Prosegui l’esperienza su domusweb e quattroruote.it

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