Attualità

New York Times | Piccoli vini dal grande cuore dall'Italia che amiamo

pubblicata il 20.05.2014

Eccoci qui, seduti sulla nostra sindrome di Pollicino, che abbiamo sempre bisogno noi italiani sempre con la forma di pecorino sotto l'ascella, che ci sia qualcuno che ci dica quanto siamo capaci di essere bravi: forse perché annegati nelle nefandezze fatichiamo ad alzare il collo al di sopra della linea di galleggiamento e a respirare quel po' d'aria pura che c'avanza.
Schiacciati dal senso di inferiorità e dalla storica subalternità ai superbi cugini, quando riusciamo a spuntarla abbiamo un moto d'orgoglio: che sia per una partita di calcio o per una delle quotidiane disfide enogastronomiche.
Ma se c'è un luogo in cui il nostro bislacco Paese sa cantare con voce intonata e tonante, è quello dei vini "piccoli": se poi sono fatti con un grande cuore allora una salve d'Alleluja s'ode alzarsi tra i pixel e tra i filari.
Dalle parti della Grande Mela infatti, gli inventori delle Hit Parade hanno stilato la loro bella lista dei vini imperdibili al di sotto dei 20 dollaroni, firmata niente meno che da Eric Asimov, sulle colonne del New York Times . Bellissimo vedere che assieme a tanta Spagna e Francia ci siamo anche noi con ben cinque referenze. Per quanto ogni classifica sia opinabile, e questa non lo è più o meno di altre, fa piacere vedere là in mezzo alcune etichette che nel cuore ci stanno.
Infatti oltre al solido ed affidabile Langhe Nebbiolo 2012 dei Produttori del Barbaresco, ecco le più piccole realtà di Montenidoli, 24 ettari toscanissimi per il Vernaccia di San Giminiano 2011 di cui il New York Times loda la capacità di spiccare tra vini "generalmente insipidi" e di Montesecondo, con il suo Toscano Rosso 2012 che - dice l'autore del pezzo - ti fa sentire "affamato d'hamburger".
Ma le etichette che fanno luccicare gli occhi qui al Cucchiaio sono il Fontana dei Boschi 2010 di Vittorio Graziano e il Querciole di Cà de Noci: perchè sono piccoli produttori testardi che mirano ad una loro idea astratta di vino da bere in barba ai canoni più stucchevoli della piacevolezza aggraziata e supina, spiccando per forza e carattere. Sapere che anche di là dall'Atlantico si sono accorti di loro ci riempie di gioia partecipe.
 

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