Attualità

I batteri del nostro intestino diventano arte in un bel progetto di Yakult e NABA

pubblicata il 28.09.2022

Si è svolta ieri a Milano, nella sede della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano la premiazione del progetto BACTERIART, from invisible to visible, promosso da NABA e Yakult, arrivato al suo secondo anno, dopo la prima edizione “non in presenza” che si è svolta nel 2021. Di che cosa si tratta? L’iniziativa nasce da un semplice assunto: nonostante sembrino due discipline agli antipodi, in realtà scienza ed arte contribuiscono entrambe al benessere psico-fisico degli individui. Come sottolineato da Arianna Rolandi, Direttrice Science and Corporate Communication di Yakult Italia. “Cosa c’è di più appropriato dell’Arte per rendere visibile l’invisibile? E cosa di più “curativo” dell’Arte per il nostro benessere psico-fisico? Gli studenti-artisti di NABA hanno saputo cogliere tutti questi stimoli, trasformandoli in emozionanti opere d’arte grazie al metodo, alla competenza e alla creatività. Le stesse qualità richieste ai nostri ricercatori e scienziati”.

In particolare qui parliamo di microbiologia. Da un po’ di anni sappiamo che nel nostro intestino esiste un intero ecosistema invisibile che è fondamentale per farci stare bene, il microbiota (ce ne siamo occupati anche noi nell’approfondimento Ecco perché siamo intestino): un insieme di batteri e altri microrganismi invisibili a occhio nudo che si rivelano talmente importanti per il nostro corpo da far definire l’intestino il nostro “secondo cervello”.
Ecco, con questo progetto si è cercato di rendere visibile l’invisibile attraverso 11 creazioni degli studenti del Triennio in Pittura e Arti Visive e del Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali delle sedi NABA di Milano e Roma che con installazioni interattive, sculture e tecnologie digitali hanno dato forma a ciò che l’occhio umano non percepisce.Una giuria di esperti tra scienziati, professori e curatori d’arte - Lucia Aspesi, Assistente Curatrice di Pirelli HangarBicocca, Patrizia Brigidi, professoressa all'Università di Bologna, Eva Fabbris, Exhibition Curator di Fondazione Prada, Arianna Rolandi, direttrice scientifica di Yakult Italia, Gediminas & Nomeda Urbonas, artisti e docenti del MIT di Cambridge, Marianna Vecellio, Curatrice di Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, i referenti dell’Accademia Marco Scotini, NABA Visual Arts Department Head e Andris Brinkmanis, Course Leader del Triennio in Pittura e Arti Visive e infine il caporedattore del Corriere della Sera Alessandro Cannavò - ha premiato le tre opere più d’impatto.A vincere il primo premio è stata l’opera “Vibes” di Chiara Nicoletti, un’installazione sonora e interattiva che si articola in una performance durante la quale il pubblico diventa non solamente spettatore attivo, ma anche partecipe di un incontro vivo tra la microbiologia, il corpo e il suono (foto in apertura).“Sono molto soddisfatto dei risultati emersi da questa seconda edizione di BACTERIART, from invisible to visible che mettono in risalto le relazioni dinamiche tra i batteri che prendono vita nel nostro corpo, qualcosa che ci appartiene perché è dentro di noi e viene portato fuori e reso visibile attraverso l’arte e le singole performance facendo emergere un campo esplorativo delle relazioni umane e sociali” commenta Marco Scotini, NABA Visual Arts Department Head
I tre progetti vincitori, insieme alle altre opere finaliste sono ora esposte all’interno di una mostra allestita presso il Campus NABA di Milano, aperta al pubblico fino a venerdì 30 settembre, dalle ore 10.00 alle 19.00. Un approccio diverso sia al mondo dell’arte che a quello della scienza, che riguarda da vicino anche ciò che mangiamo, visto che nutrirsi bene contribuisce alla salute del nostro microbiota e quindi alla nostra.

Condividi

LEGGI ANCHE