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Cos’è il crudismo? 10 caratteristiche e curiosità per capirlo

pubblicata il 12.06.2015

In poche e semplici parole una nota chef vegana ci racconta il crudismo. Ecco allora le parole di Daniela Cicioni trasformate in elenco a punti di caratteristiche, curiosità e falsi miti sul tanto chiacchierato crudismo. 1. “Tutti gli alimenti che hanno subito un trattamento termico al di sopra di 45 gradi perdono la loro forza vitale. La cottura, infatti, riduce a zero l’energia che qualsiasi alimento contiene in termini di elementi nutritivi. Enzimi digestivi e vitamine, ad esempio, vengono distrutti.” Questo afferma Daniela e questo è l'assunto di partenza su cui si fonda la filosofia 'crudista'. 2. Scegliere e variare. Il mondo naturale ci offre tutte le componenti di cui necessitiamo: l’equilibrio esiste già in natura, basta saper selezionare. Proteine, calcio, ferro e altre sostanze nutritive che erroneamente si pensa non siano abbastanza presenti in frutta e verdura, ci sono eccome. Per star bene ci bastano "alimenti vivi" e non processati chimicamente: la pastorizzazione infatti riduce quasi a zero la vitalità degli alimenti. 3. Il crudismo permette abbinamenti interessanti e consente di esplorare sapori diversi. La verdura e la frutta, per esempio, sono un ottimo mix. “Ai più sembrerà strano un centrifugato di carota, finocchio e arancia, ma è un abbinamento che funziona benissimo! La frutta nel tempo ha subito decine di innesti al fine di accentuarne la dolcezza (le mele di 200 anni fa non avrebbero avuto il sapore di adesso), quindi la verdura si rivela perfetta a bilanciare questa dolcezza”. 4. Essere crudista non significa mangiare l’alimento così com’è. Ci sono diverse tecniche per alleggerire e ammorbidire l’ingrediente nudo e crudo, occorre semplicemente saperlo trattare per esaltarne i sapori. Per farlo si può frullare (l’ideale sarebbe utilizzare un frullatore potente), fermentare, macerare, marinare, essiccare, centrifugare o estrarne il succo Facciamo un esempio: la fermentazione breve di un ortaggio. Si taglia sottilmente l’ortaggio, si aggiunge un cucchiaino abbondante di sale, si lascia riposare il tutto a temperatura ambiente in modo che il sale faccia uscire l’acqua e si attivi così la fermentazione. Basteranno una o due ore per rendere più morbide le verdure, come ad esempio il cavolo cappuccio (sia verde che rosso), i rapanelli, e i centrioli (che in massimo mezz’ora sono pronti!). 5. Un crudista usa sia l’estrattore di succhi che la centrifuga, ma sa ben distinguere la differenza tra loro. Il primo funziona infatti per schiacciamento e permette di ottenere il succo al netto delle fibre, quindi molto concentrato e digeribile. Col secondo avviene invece uno shock termico. Va detto che la centrifuga funziona ad altissima velocità, alza quindi la temperatura e produce un succo leggermente più ossidato. 6. Non è vero che gli alimenti crudi sono indigesti! Bisogna innanzitutto imparare a masticare bene, aspetto spesso trascurato dalla maggior parte delle persone. Sostituire la colazione con un mezzo litro di frullato di frutta e verdura o iniziare i pasti con un’insalata cambia, in meglio, tutto il processo digestivo. 7. È importante saper abbinare gli alimenti tenendo lontani tra loro quelli con tempi di digestione diversi. Melone, cetriolo ed anguria, ad esempio, andrebbero mangiati da soli, possibilmente ad inizio mattina. Un altro abbinamento sconveniente è la banana con il succo d’arancia, la prima blocca infatti il secondo e gonfia lo stomaco (anche il più classico degli abbinamenti come prosciutto e melone può rivelarsi poco indovinato). 8. Il crudismo “delle feste” non è quello ordinario. Il crudismo "delle feste" è quello che si presenta in occasione di grandi eventi o manifestazioni per far conoscere questa dieta ai più; per "far colpo"  gioca su sapori molto dolci e ben conditi, per dimostrare di saper essere molto buono e comunque appetitoso. Nella sua quotidianeità, però, il crudismo ordinario è diverso, ben bilanciato e attento a dosare ingredienti e proprietà. 9 .Esistono diversi tipi di crudisti. I fruttariani, ad esempio, mixano nella loro dieta un 10-20% di verdura a foglia verde a una restante percentuale di frutta fresca di stagione e una minima quantità di frutta secca essicata e semi oleosi. Si può anche essere crudista limitatamente a un pasto della giornata o a un periodo specifico. 10. Il crudismo è una scelta alimentare sempre più popolare. “Quando si prova, si capisce la differenza che c’è in termine di digestione, di energia, di salute rispetto ad altri regimi alimentari. Anche nel medio periodo il cambiamento è abbastanza evidente.”. Così chiude Daniela il suo decalogo, con un "provare per credere!". E per finire vi proponiamo la ricetta dei finocchi pressati (in foto accompagnata da una crema di carote), gentilmente concessa da Daniela Cicioni, una vegana a tempo pieno, chef professionista esperta di crudismo. FINOCCHI PRESSATI, per 5 porzioni Ingredienti

- 700 g di finocchi tagliati a julienne fine con la mandolina

- 1 cucchiaio di sale fine

- 1/4 di cucchiaino semi di finocchio o di finocchietto selvatico tritati Procedimento

Mescolare tra loro tutti gli ingredienti, massaggiare i finocchi per qualche minuto, in modo da ammorbidirli e fargli assorbire il sale, metterli in una ciotola di vetro o di ceramica e appoggiarvi sopra un piatto con un peso di circa 2 kg. Lasciare pressare a temperatura ambiente per circa 2-3 ore, i finocchi rilasceranno l’acqua di vegetazione e si ammorbidiranno.

Trascorso il tempo scolare l’acqua, se occorre risciacquare velocemente e consumare entro il giorno dopo.

Si possono consumare al naturale oppure con una crema a base di carote crude frullate insieme a senape, limone, olio, sale e scorza di arancia e semi di sesamo nero.

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