Attualità

Coop svela 500 prodotti a marchio per la colazione: “Investiti 20 milioni in un anno”

pubblicata il 24.05.2022

Maura Latini, amministratore delegato, ci spiega la strategia dell’azienda: “Vogliamo parlare anche alle nuove generazioni e ricollocarci sempre di più come produttori”. Con l’aiuto di 750 piccole e medie imprese italiane.

“Solo nell’ultimo anno, abbiamo investito 10 milioni di euro in formazione e 10 milioni di euro in comunicazione” e “dai 500 fornitori dei prodotti a marchio Coop di qualche anno fa, oggi siamo passati a quasi 750, che per l'80% sono imprese di medie e piccole dimensioni”: Maura Latini, amministratore delegato di Coop Italia, ha scelto questi numeri quando le abbiamo chiesto come l’azienda abbia fatto a portare sul mercato gli oltre 500 prodotti (quasi la metà mai visti prima) svelati nei giorni scorsi e dedicati alla colazione. Perché investire 20 milioni di euro in un anno non è uno scherzo, men che meno in un periodo come questo: “In realtà, i ragionamenti sui nuovi prodotti col nostro marchio sono iniziati già un paio di anni fa, quindi quello che abbiamo presentato adesso è il frutto di un lungo lavoro e di una lunga gestazione”.

Va bene, ma che cos’è che hanno presentato? Come detto, oltre 500 prodotti dedicati a quello che per definizione è “il pasto più importante della giornata”, con biscotti, 57 varianti di caffè e 121 varianti di yogurt, bevande vegetali, estratti, tè, tisane e molto altro. Ma molto altro davvero, perché questo è il primo lotto di un totale di circa 5mila prodotti a marchio Coop che arriveranno nei supermercati entro un biennio: “​Immettere contemporaneamente una tale quantità di prodotti a scaffale era pressoché impossibile - ci ha spiegato ancora Latini - quindi siamo partiti con un'anteprima a dicembre con quelli che abbiamo chiamato I Rossi (passate e conserve di pomodori, ndr), ora siamo passati alla colazione, in estate racconteremo le bevande alcoliche e analcoliche e poi olii e condimenti e infine la pasta”.

Una nuova Coop per le nuove generazioni

Abbiamo scritto che degli oltre 500 prodotti a marchio Coop dedicati alla colazione, quasi la metà non si sono mai visti, perché altri c’erano ma sono stati rinnovati dal punto di vista del packaging, delle confezioni e pure del nome. Che sembrano dettagli, ma invece sono cose importanti.

Durante la presentazione, cui abbiamo partecipato e che si è svolta nel punto vendita Coop di via Arona, a Milano, abbiamo percepito chiaramente una forte voglia da parte di Coop di essere contemporanea e al passo con i tempi. E l’attenzione alle confezioni e a come sono fatte si deve anche a questo: ​”Questa, che per noi è una rivoluzione, è un insieme di innovazione del packaging, del prodotto e della comunicazione - ci ha raccontato ancora Latini - Per esempio, abbiamo percorso fino in fondo la strada verso la sostenibilità (di cui la stessa AD ci raccontò lo scorso febbraio, ndr) e ora alcune delle nostre linee di yogurt hanno il vasetto di carta”. Ancora: “Abbiamo potenziato la presenza del PET riciclato in moltissime delle nostre confezioni e strutturato la nostra linea dell'on-the-go per l’asporto, con cappuccino e yogurt che resiste 8 ore fuori frigo, c’è il FruSwing che mette in bottiglia pronta all'uso l'estratto di frutta e non il classico succo, abbiamo introdotto il burro di arachidi, i pancake e anche skyr e kefir”.

Che c’entra tutto questo con i più giovani? C’entra, perché “siamo convinti che tutte queste diverse sfaccettature della stessa rivoluzione del prodotto a marchio ci permettano di parlare anche alle nuove generazioni, sempre più curiose degli stili alimentari d'oltre confine, e anche di ricollocare Coop sempre di più in una dimensione di produttore, oltre che di venditore”. Ne sono convinti, e a vedere l’attenzione che gli under 25 dedicano a questi argomenti, hanno probabilmente ragione.

L’importanza della colazione, declinata in 5 scelte

Hanno deciso di partire dalla colazione, perché dalle loro indagini di mercato è un pasto che sta acquisendo sempre più importanza: 9 italiani su 10 la fanno regolarmente ogni mattina e quasi 8 su 10 (il 76%) si sono ripromessi di dedicarle più tempo. E fanno bene, perché anche secondo i nutrizionisti la colazione è “uno dei pasti più importanti della giornata”, cui dovremmo dedicare ben più dei 5-10 frettolosi minuti che le dedichiamo, magari camminando per casa (fa così il 15-20% degli italiani). E però, anche a causa delle novità portate dai lockdown, quasi un italiano su tre (32%) sarebbe pronto a “sperimentare di più a tavola rispetto al 2019”, il 29% vorrebbe “una maggiore varietà” e il 17% già ora dedica più tempo al consumo dei pasti.

E Coop sembra avere pensato anche a questo, al concetto di “sperimentare”, perché i 500 prodotti a marchio dedicati alla colazione sono declinati in 5 menu: si va da quella Italiana, che non ha bisogno di spiegazioni, alla Melting pot, aperta alle influenze internazionali; dalla Natural, per quelli più attenti all’alimentazione bio e veg, alla Fitness e all’Esotica, che porta sulla tavola molte proposte originali. 

C’è ovviamente anche uno scopo commerciale, che Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, aveva anticipato una decina di giorni fa. Anzi, ce ne sono due: prima di tutto, l’idea è che l’arrivo di 5mila prodotti in due anni porti l’azienda a un raddoppio del fatturato in questo segmento nell’arco dei prossimi quattro anni (da 3 a 6 miliardi di euro). In secondo luogo, l’intenzione è quella di cambiare un po’ il posizionamento dell’azienda, appunto spostando il focus da distributore a produttore. Evitare di stare fermi sulle proprie posizioni, che nel mondo del lavoro è sempre una pessima strategia: nato più di 70 anni fa, il prodotto a marchio Coop rappresenta circa il 30% del fatturato complessivo del gruppo e l’intenzione è quella di farlo crescere ancora. Insomma: questa operazione “darà decisamente una svolta e una scossa a Coop, ma non saremo un discount - come ha sottolineato ancora Pedroni - I discount hanno circa 2500 referenze (i prodotti a marchio, ndr), noi in un negozio medio ne avremo 10mila. E siamo convinti che i conti economici ci daranno ragione”.

Emanuele Capone

Condividi

LEGGI ANCHE