Come leggere le etichette dei panini al latte
I panini al latte risolvono tante necessità, dalla fame annoiata alle emergenze, e sono comodi da tenere in dispensa per quando il pane non c’è o per soddisfare un languorino.
Sono poco impegnativi anche alla masticazione, un soffice morso che si fa presto gommoso e non lascia quasi traccia al palato.
Questi panini sono neutri al punto giusto, abbracciano qualsiasi desiderio, dalle creme spalmabili a ciò che avanza in frigo, passando per le estemporanee e multistrato farciture dolci e salate. Si conservano a lungo, rassicuranti e senza sorprese, e mantengono la promessa di sazietà finché scadenza non ci separi.
Entrano facilmente nel carrello della spesa, occupano scaffali intermedi al supermercato, per essere alla portata dell’occhio dei grandi ma anche dei più piccoli; confezioni trasparenti ne mettono in luce la sfumata doratura e la delicatezza dell’eterea consistenza.
Quasi senza peso, lo loro leggerezza apparente nasconde calorie ed alto indice glicemico.
Nelle comuni etichette leggiamo gli ingredienti in percentuale decrescente. In questo caso incontriamo: al primo posto farina di frumento di non specificata categoria, a cui spesso possiamo trovare aggiunti agenti di trattamento per migliorarne la qualità originaria e la resa in cottura;
zucchero utile come starter della lievitazione e miglioratore del sapore;
uova fonte di colesterolo, non è indicato se si tratta di uova fresche/pastorizzate o in polvere;
grassi vegetali (palma) e burro, grassi saturi, da assumere con moderazione (tra cui l'olio di palma);
concentrato di fibra di frumento glucani dalle proprietà stabilizzanti;
glutine miglioratore della farina, favorisce la panificabilità;
lievito verosimile l’utilizzo di lievito di birra;
latte scremato in polvere 1,7% l’ingrediente caratterizzante è presente in piccolissima quantità e in forma conservata;
sale un ingrediente da tenere in considerazione se si soffre di ipertensione e di ritenzione idrica;
aromi quando non specificati tendono ad essere chimici, gli aromi naturali vengono esposti in etichetta per esaltare la qualità del prodotto;
E200 acido sorbico, antimuffa, come coadiuvanti necessita di sale e di un pH acido;
E282 propionato di calcio fungostatico;
E160a carotene, utilizzato come colorante per fornire indicazione visiva di qualità;
E300 acido ascorbico antiossidante, migliora la panificabilità.
PRO & CONTRO
Il latte dovrebbe essere l’ingrediente che caratterizza il prodotto, ma ne troviamo solo tracce nel panino. La farina di frumento raffinata e lo zucchero lo rendono un alimento energetico, ma ne va valutata la frequenza di consumo e ne va moderata la quantità, per il forte impatto glicemico e per il contenuto di grassi saturi sia animali che vegetali.
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