Attualità

Chi beve birra campa cent'anni

pubblicata il 04.02.2013

Ci sono notizie che paiono fatte apposta per mettere in pace la propria coscienza. È stato il caso, qualche anno, fa del resveratrolo. Erano quasi finiti gli anni '80 quando i due scienziati francesi Renaud e De Lorgeril svolsero una ricerca per mettere in correlazione il consumo di grassi animali con l'insorgenza di malattie coronariche. Il risultato fu lampante, tranne che in Francia: lì, nonostante l'elevato consumo di grassi animali, la mortalità per patologie del sistema cardiocircolatorio era molto bassa. Fu così, dal cosiddetto paradosso francese, che si iniziò a indagare la causa di questa eccezione, che ben presto fu individuata nel consumo di vino. Di lì ad analizzare la bevanda e scoprire il resveratrolo il passo fu breve. Il resveratrolo è una fitoalessina contenuta naturalmente nella buccia degli acini dell'uva. Gli vengono attribuite funzioni fluidificanti del sangue, antiossidanti e antitumorali, anche se quest'ultime non sono ancora del tutto sicure. L'entusiasmo per questa molecola però durò poco, giusto il tempo di accorgersi che la quantità di vino necessaria per ottenere gli effetti di cui sopra sono talmente elevati che i danni dell'alcol sarebbero molto maggiori dei benefici. Oggi nuove speranze arrivano dalla birra: sul numero di gennaio di Angewandte Chemie International Edition, un pool di ricercatori capitanati dal Prof. Werner Kaminsky dell'Università di Washington ha definito la struttura molecolare dell'umulone, grazie all'utilizzo della cristallografia a raggi X. L'umulone altri non è che un alfa-acido presente nella birra e che deriva dal luppolo. L'Humulus lupulus, sotto forma di infiorescenze femminili, è ingrediente fondamentale di tutte le birre ed è molto comune e facile da trovare anche allo stato selvatico, tanto da dare origine a una serie di piatti di lunga tradizione locale. Se ne usano i getti, di volta in volta chiamati bruscandoli, asparagina, urtizon, luperi, loertis, che finiscono principalmente in frittate e risotti nel corso della primavera. L'aggiunta di luppolo ha principalmente tre funzioni: antisettica, conservante e aromatica. Ora ne ha anche un'altra. L'umulone ha infatti dimostrato di essere efficace nel combattere il diabete e alcuni tipi di cancro. Ma non solo, perché l'università di Sapporo ha scoperto che è un efficace antivirale nei confronti di bronchiti e polmoniti, e aiuta anche a prevenire dei semplici e banali raffreddori. Purtroppo però la scoperta di Kaminsky pare avrà solo ripercussioni sull'industria farmaceutica: una volta scoperta la struttura molecolare l'umulone potrà essere usato per la realizzazione di farmaci. Anche in questo caso il quantitativo di birra da bere sarebbe molto al di là delle capacità umane per raccoglierne i benefici. Ma noi ci culleremo per molto nel sogno di fare del bene al nostro organismo ogni volta che avremo una pinta fra le mani.

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