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Che cos’è il mooncake? Cinque risposte sulla specialità cinese che sta conquistando l’occidente!

pubblicata il 10.10.2023

Un tortino piccolo e appetitoso, dalla superficie riccamente decorata con caratteri e simboli asiatici: se vi è capitato di adocchiarlo, passeggiando fra le vie di Chinatown a Milano, o nei quartieri multietnici di tante città d’Italia, di certo ha risvegliato la vostra curiosità, e forse vi ha anche fatto venire un po’ di acquolina in bocca…

Di cosa si tratta? È il mooncake, un dolce di origine cinese che viene preparato ogni anno per la Festa di metà autunno, celebrazione legata al culto della Luna. Come molte altre pietanze del lontano oriente, ha un grande valore simbolico e una storia millenaria.

Proviamo a scoprirlo più da vicino, rispondendo alle cinque domande più diffuse su questa pietanza.

Cos’è e come è fatto il mooncake?

Nella sua forma più comune, il mooncake è un dolcetto tondo di circa 10 centimetri di diametro, alto 3-4 centimetri. Una sfoglia sottile racchiude un ricco ripieno a base di pasta di semi di loto o anko (marmellata di fagioli azuki), al cui centro spicca un tuorlo di uovo d’anatra, cotto e salato. In questo modo, tagliando il dolce a metà si può vedere un cerchio giallo su sfondo scuro: è la riproduzione della luna piena che si staglia, luminosa e perfetta, nel cielo notturno.

Questa, almeno, è la ricetta cantonese, la più diffusa in Cina e nel resto del mondo, ma non certo l’unica. Negli ultimi anni, la sempre maggior diffusione dei mooncake ha portato alla nascita di un’infinità di varianti, più o meno tradizionali.

Per esempio, la crosta esterna, solitamente a base di farina, olio, sciroppo di zucchero e acqua di liscivia e per questo piuttosto gommosa, può essere sostituita con una fragrante pasta sfoglia o con una morbida frolla. Più recenti sono le torte lunari “nevose”, ossia rivestite di gelatine o riso glutinoso.

All’interno, invece, semi di loto e anko possono lasciare spazio a frutta secca e candita, jojoba, datteri, marmellata, ananas, patate dolci, cioccolato… e qualunque altro alimento possa essere ridotto in pasta, compresi, nelle versioni salate, carne di maiale, verdure e formaggio.

Come si prepara il mooncake?

I due impasti, l’esterno e il ripieno, vengono entrambi divisi in porzioni grandi come una pallina da ping-pong. Si prende un pezzo di sfoglia e lo si appiattisce con le dita fino a ottenere un disco sottile, con cui avvolgere la farcitura.

La nuova pallina così ottenuta va messa in un apposito stampo che le dà la forma finale e soprattutto imprime sulla superficie le caratteristiche decorazioni. Possono essere i caratteri cinesi per “longevità” e “armonia”, oppure fiori o simboli lunari, ma anche gli ingredienti che compongono il ripieno o il nome della pasticceria che ha fatto il dolce.

Spennellati con l’uovo, i mooncake vengono infine cotti in forno, fino ad assumere un’invitante tonalità dorata.

Quando si mangia il mooncake?

La Festa di metà autunno si celebra il giorno 15 dell’ottavo mese del calendario cinese, che in quello gregoriano cade fra la metà di settembre e l’inizio di ottobre. Quella notte c’è sempre la luna piena e in Cina, soprattutto nelle aree rurali, è tradizione riunirsi in famiglia per banchettare, accendere lanterne colorate, guardare la luna e confidarle i propri desideri…

I mooncake sono gli immancabili protagonisti della ricorrenza: li mangiano tutti, grandi e piccoli, accompagnandoli con una buona tazza di tè.

Qual è la storia del mooncake?

Ci sono molte storie e leggende a proposito della nascita di questi dolcetti. Una delle più suggestive ha per protagonista Hou Yi, mitico arciere che riuscì ad abbattere nove dei dieci soli presenti nel cielo, salvando così l’umanità da un bruciore soffocante. Per la sua impresa ricevette in dono l’elisir dell’immortalità, che però non volle assumere per non doversi separare dall’adorata moglie Chang’e. Fu la donna invece, minacciata da un allievo del marito, a bere la miracolosa pozione: all’istante volò in cielo fin sulla luna, di cui divenne la dea. Disperato per la sua assenza, Hou Yi prese a cercarla nel cielo notturno e a offrirle in dono la frutta e i dolci che aveva sempre amato.

Non è tutto: pare che ai tempi della dinastia Yuan (stirpe mongola che guidò la Cina nel XIII-XIV secolo), i cinesi usassero i mooncake per organizzare la rivolta contro gli invasori. I messaggi segreti venivano nascosti nel ripieno o impressi sulla superficie del dolce, cosa che avrebbe ispirato le attuali decorazioni.

Certo è che queste piccole torte lunari esistono da tempo immemore (le prime testimonianze sembrano risalire al 1600 a.C.!) e sono da sempre legate alla religione, alla storia e alla cultura del popolo cinese.

Dove si compra il mooncake?

Nei giorni della Festa di metà autunno, i mooncake si possono trovare online, oppure nei ristoranti cinesi e in varie tipologie di alimentari asiatici: supermarket, forni, rosticcerie. Di norma costano pochi euro l’uno, ma il prezzo può variare a seconda del ripieno e della confezione.

In Cina, dove quasi nessuno li prepara più in casa e tutti li comprano non solo per sé, ma anche per regalarli ad amici, parenti e colleghi, il governo è intervenuto più volte per calmierare i prezzi ed evitare che un’antica festa tradizionale si trasformi in un fenomeno commerciale.

Manuela Mellini

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