Attualità

Benessere a tavola: i principi di una corretta alimentazione

pubblicata il 10.11.2015

L’arcobaleno degli antiossidanti

I micronutrienti del benessere si assumono colorando i pasti con frutta e verdura di stagione: cinque o meglio sette porzioni da consumare giornalmente per integrare a tavola minerali, vitamine e polifenoli.  Alternare vegetali crudi a quelli elaborati utilizzando tecniche semplici e rapide di cottura, favorisce l’assimilazione di tutti gli elementi essenziali del benessere.

Ortaggi e frutta sono fonte primaria di acqua e fibre solubili e insolubili, sostanze che assicurano le funzioni intestinali e riducono il rischio di patologie metaboliche, cardiovascolari e neoplastiche.

Le proteine

Sommare nello stesso pasto carne e latticini, pesce e legumi, uova e crostacei nelle varie combinazioni, potrebbe rallentare la digestione: le proteine vanno sempre associate ad un idoneo volume di acqua e consumate in modeste quantità per non affaticare i reni con le scorie azotate.

I grassi

L’olio extravergine di oliva e la frutta secca, in piccole quantità, sono indispensabili non solo come fonte di acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili, ma anche nella regolazione dell’appetito, agendo sul sistema nervoso centrale e dando il segnale di sazietà.

I carboidrati

Pane, pasta o fonti di carboidrati complessi senza glutine come patate, riso, mais, quinoa, amaranto o grano saraceno sono regolatori essenziali del metabolismo energetico. Ne vanno valutate le quantità da consumare giornalmente in base al proprio stile di vita, ma non vanno esclusi dall’alimentazione per non indurre effetti tossici dell’acidosi e dei corpi chetonici.

Le spezie

La curcuma oggi rivalutata come potente antinfiammatorio, è una spezia molto utilizzata anche nella medicina tradizionale indiana. L’Ayurveda mira a ricreare l’equilibrio anche con l’utilizzo delle spezie in cucina: zenzero, carvi, cardamomo, finocchio, coriandolo oltre a valorizzare il gusto delle portate, agiscono favorendo la digestione e controllano i gas intestinali. Peperoncino e pepe nero stimolano invece l’appetito e il metabolismo, ma ad alte dosi sono irritanti e causano vasodilatazione.

I cosiddetti peccati di gola Se si segue abitualmente una dieta sana e varia anche un peccato di gola può essere utile a stimolare il metabolismo. Bisogno però prestare attenzione a sale, zucchero, grassi saturi e additivi che sono spesso contenuti negli alimenti più golosi e quindi sono da consumare sporadicamente. Nessun rimorso se settimanalmente ci si concede un ricco aperitivo, una pizza in compagnia o una sontuosa cena, basta bilanciare il pasto che segue o precede, limitandosi ad una o due porzioni di frutta e verdura e una piccola quantità di proteine, come uno yogurt, una porzione di pesce bianco o un uovo.

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