Attualità

Barbera del Monferrato - Cantine Valpane 1987

pubblicata il 12.11.2014

Dalle trippe della cantina magica di Ozzano Monferrato s'estrapola una bottiglia scritta a mano, una Albeisa pesante come il ferro, un chilo di vetro nero come il fulmine. Viene dal secolo scorso, me la porta Pietro con un po' di trepidazione, come quando maneggi reliquie. Per capire, dice Pietro, dentro i messaggi digitali. Io non so se ho capito questa trentennale bottiglia, di quando il vino era uva schiacciata che si versava nei bicchieri, al solo scopo di vuotarli. Ma ci provo, a dire e a fare. Che è torbido come il rio dopo i giorni di pioggia, e viola smorto come i panni viola lavati con troppa lisciva. Poi sposti i cavalli che t'attendono sul bordo del vetro, docili e mansueti, quasi servizievoli. E t'accosti ai canestri di vimini ricchi di vita fruttosa, come mai e poi mai ti aspetteresti da un trentenne. Doh, c'è la vibrazione nervosa e c'è il fumo piccolo e c'è l'esitazione del cuoio, e c'è quel finale che sa di arance sbucciate al vivo. Poi t'ingobbisci sull'assaggio, e l'unica cosa che ti ricordi è che ne vorresti ancora. Incredibilmente rigoglioso, vitale e scombiccherato come un adolescente, ricorda la sgarberia propria della Barbera e l'austerità del Monferrato, come se l'87 fosse ieri. Adamantino e polveroso, ma della più bell'acqua.

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