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Apre in Inghilterra un supermercato zero sprechi

pubblicata il 17.10.2016

Secondo le stime della FAO circa un terzo del cibo prodotto a livello globale viene sprecato. Parliamo di 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti ancora commestibili che finiscono regolarmente nella spazzatura. Numeri che fanno girare la testa, se pensiamo che circa 795 milioni di persone soffrono di malnutrizione.

Proprio con l’obiettivo di diminuire questi inutili sprechi è nato in Inghilterra il Real Junk Food Project, una fondazione caritatevole nota per i suoi bar, in cui i clienti pagano a offerta libera. Esatto, avete letto bene. Nei numerosi Café aperti in Inghilterra dall’organizzazione, si può consumare un pasto, pagando la cifra che si ritiene opportuna, o che ci si può permettere in quel momento. Gli alimenti vengono donati da grandi catene che, invece di gettarli perché vicini alla scadenza o rovinati, danno una seconda vita a questi cibi ancora commestibili, risparmiando in questo modo sui costi di smaltimento.

Con lo stesso obiettivo, RJFP ha da poco inaugurato a Leeds il primo supermercato che rivende i prodotti avanzati delle grandi catene. I clienti, che racchiudono diverse classi sociali, dai meno abbienti al ceto medio, possono pagare tramite donazioni oppure collaborare a titolo gratuito all’interno del negozio. Il supermercato si chiama Warehouse e, tra gli scaffali, offre torte, cioccolatini, frutta, verdura, cibo a lunga scadenza e pane. Il pane, afferma il responsabile delle operazioni Keith Annal, è uno dei beni di cui si ha sempre sovrabbondanza. Le grandi catene e i ristoranti, infatti, ne producono in quantità industriali con il risultato che l’invenduto va a finire nella spazzatura.

Nonostante i maggiori clienti del supermercato restino i senzatetto e i meno abbienti, i membri del Warehouse tengono a sottolineare che l’iniziativa è aperta a tutti. “Non diamo da mangiare solo ai senza tetto, ai richiedenti asilo e ai rifugiati. Noi ci occupiamo di chiunque,” scrive l’organizzazione sul sito. “Il nostro obiettivo è quello di dimostrare quanto lo spreco sia controproducente per l’umanità e quanto si possa invece ricavare da esso.”

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Image Courtesy: Real Junk Food Project

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