Attualità

40 anni di storia per le confetture VIS, un’eccellenza italiana nel cuore della Valtellina

pubblicata il 21.10.2022

Abbiamo visitato l'azienda valtellinese in occasione del quarantesimo compleanno. Vi raccontiamo la sua storia e le sue confetture di frutta realizzate nel rispetto del territorio. 

Quello appena festeggiato dall’azienda VIS di Lovero, comune di poco più di 600 abitanti nel cuore della Valtellina, è un compleanno da ricordare. Nato 40 anni fa dall’impegno e dalla passione dei fratelli Guido, Andrea e Annamaria Visini lo stabilimento di via al Ponte 9 adesso può vantare la produzione di 28.000 vasetti di confetture al giorno realizzati con una media di 4 tonnellate di frutta. Totale vasetti annuali: 3.500.000 acquistabili sia in Italia nel circuito della grande distribuzione sia all’estero, in un giro di esportazioni che comprende Paesi come la Germania, la Svizzera, la Francia, il Belgio, la Gran Bretagna e la Spagna.

Dati del 2021 che raccontano sotto forma di numeri il successo di questa realtà familiare (ora portata avanti dal figlio di Guido, Giorgio Visini), che ha mosso i primi passi in un capannone di 500 metri quadrati dove si realizzavano fin dagli inizi confetture in modo rivoluzionario. In che senso rivoluzionario? Giorgio da subito ebbe l’intuizione di creare marmellate caratterizzate da una percentuale di frutta più alta rispetto a quelle tradizionali, che vedevano un maggior impiego di zucchero (60%) rispetto alla frutta (40%), intercettando la volontà dei consumatori di preferire prodotti votati sempre più al benessere. Nasce così la prima linea di confetture VIS con il 65% di frutta e il 45% di zucchero totale disponibile nei gusti di mirtilli, more, lamponi, albicocche e fragole che negli anni ‘90 valica i confini della Valtellina.

E’ lo stesso Guido Visini a raccontare nella sua autobiografia - appena pubblicata e ricca di aneddoti - la durezza dei primi tempi “debbo essere sincero, ci fu un momento in cui avevo grosse difficoltà con il credito” e il suo darsi da fare per “recuperare indirizzi di catene di supermercati e commercianti all’ingrosso che potessero distribuire il prodotto. Mi alzavo di buon mattino tra le 4 e le 5 e andavo a proporre, portando una campionatura, agli operatori del Nord fino a Firenze”. Una tenacia sicuramente ripagata, visto che i prodotti VIS si trovano nei maggiori supermercati dell’Italia Settentrionale e da quest’anno l’azienda è entrata nel mercato professionale con il lancio dei Secchielli: una linea pensata per i professionisti della pasticceria.

Confetture con una sempre più alta percentuale di frutta

La crescita dell’azienda e l’ampliamento degli stabilimenti va di pari passo con la tendenza sempre maggiore nel mondo del food di prediligere cibi healthy, poco trasformati e che fanno stare bene. Negli anni ‘90 si affianca alla produzione della linea con il 65% di frutta quella chiamata Poesia di Frutta, confettura extra interamente dedicata ai gusti del sottobosco e caratterizzate dal 70% di frutta. Nel 2005 arrivano le confetture extra Natura & Tradizione, che diventano il top di gamma di casa VIS con ben il 75% di frutta. Contestualmente viene lanciata anche la linea Più Frutta Light, con un basso apporto calorico. Sono proprio queste due gamme di prodotto che per i 40 anni di VIS introducono due novità importanti: Natura & Tradizione da referenza “gourmet” diventa quella principale e Più Frutta Light, riduce ulteriormente le calorie a 6 kcal per porzione.

Da segnalare anche altri prodotti sfiziosi: le Salse Dolci Piccanti per accompagnare carni e formaggi - con pere, mele cotogne e fichi - e il Miele: quello millefiori è realizzato unicamente con apicoltori della Valtellina. Ma anche la Frutta sciroppata, la Mostarda di frutta e qualche chicca locale come la Bisciola - dolce tipico della Valtellina, la Torta di grano saraceno e la Pesteda, un mix di spezie tipico del territorio perfetto per insaporire la carne alla griglia o i celebri pizzoccheri.

Qualità delle materie prime e attenzione alla sostenibilità

Offrire un prodotto sano, genuino e goloso è la mission di VIS: alla base c’è quindi il reperimento di materie prime di qualità, con frutta selezionata che arriva sia dall’Italia che dal resto del mondo. Il processo di trasformazione è fatto di operazioni semplici - come abbiamo potuto vedere noi stessi durante la visita in azienda - e tutto si svolge sotto l’occhio vigile dei tecnici specializzati: l’impressione è assistere alla realizzazione di una marmellata “fatta in casa”, con gli stessi ingredienti di partenza (non si ricorre ad additivi chimici) e la stessa cura artigianale, ma all’interno di un impianto 4.0.

Come sottolineato da Giorgio Visini, “rispettare la natura è un caposaldo della filosofia della nostra azienda nata e cresciuta nel cuore delle Alpi”. Per questo il concetto di sostenibilità va di pari passo con quello di cura del territorio: entrambi, nel corso degli anni, sono stati sviluppati con azioni specifiche per ridurre l’impatto ambientale che vale la pena citare. Da un punto di vista del risparmio energetico, nel 2016 VIS è stata la prima azienda di confetture in Italia ad abbandonare l’olio combustibile e a installare un nuovo impianto alimentato a GNL (gas naturale liquefatto), impiegato nei processi di sanificazione, pastorizzazione e cottura della frutta. Un cambio di passo che ha favorito un maggiore controllo dei costi energetici annui consentendo di ridurre le emissioni di anidride carbonica e ossido di azoto nell’aria. Un’altra best practice più recente che ha portato a ridurre di 4,8 tonnellate l’emissione di C02 dell’ambiente è il recupero di 2,5 tonnellate di carta siliconata (ovvero la carta del rotolo delle etichette), che è stata rilavorata per ottenere nuova carta da stampa. Un riciclo in piena ottica green che ha fatto guadagnare a VIS la certificazione Cycle4green.

Amore per la Valtellina anche nel nuovo logo

Concludiamo con un’altra novità del 2022 che riguarda il restyling di alcune confezioni e soprattutto del logo: l’aggiunta sull’etichetta della sigla “dal 1982” e un disegno stilizzato della vetta di una montagna, per ribadire il legame sempre presente tra la storia dell’azienda e il suo territorio.

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