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La ventricina: 5 curiosità per scoprire un salume italiano dalla storia antica

pubblicata il 11.04.2024

La ventricina è un insaccato di suino dalla lunga tradizione regionale, tipico del centro Italia e in particolare della zona dell’entroterra Vastese, tra Abruzzo e Molise. Considerato da sempre come un simbolo di festa, questo straordinario prodotto contadino in passato veniva conservato gelosamente e servito nelle occasioni speciali e in momenti conviviali, come la vendemmia e la mietitura.

Perché si chiama ventricina?

Nella lunga storia del salame le prime attestazioni del termine risalgono all’Ottocento, ma certamente tale nome era utilizzato già in precedenza. "Ventricina" deriva dalla tradizionale usanza di impiegare come budello naturale la parte terminale dell'intestino crasso del suino, comunemente chiamato ventre. Questa antica pratica ha reso unico il suo nome e ne sottolinea il legame storico con la cultura gastronomica di Abruzzo e Molise, due regioni dove i salumi sono particolarmente apprezzati.

Che caratteristiche ha la ventricina?

L’aspetto della ventricina è inconfondibile in quanto si presenta di colore rosso, grazie all’abbondante quantità di peperoncino presente al suo interno. A partire dalla metà dell'Ottocento, infatti, il peperoncino si diffuse nelle regioni contadine dell'Italia centrale, portando all'utilizzo dei peperoni essiccati e tritati per insaporire e nobilitare i piatti delle povere famiglie locali. La lavorazione della ventricina parte da materie prime di alta qualità: carni suine selezionate e tagli pregiati come lombo, pancetta e prosciutto. La carne viene tagliata a mano in cubetti non troppo grandi; poi vengono aggiunte spezie come peperoni, peperoncino e a seconda della regione, semi di finocchio, pepe nero e paprika. Per ottenere il massimo del sapore, deve essere stagionata per almeno tre mesi.

Che sapore ha la ventricina?

La Ventricina è un salume dal sapore deciso e ricco. Lavorata con carni e spezie di alta qualità, questa salumeria è caratterizzata da un equilibrio tra il sapore della carne e il tocco piccante del peperoncino. L'invecchiamento di almeno tre mesi gli conferisce poi complessità e profondità di gusto.

Come si mangia la ventricina?

La ventricina ha un ampio ventaglio di utilizzi in cucina: oltre a essere un antipasto e un finger-aperitivo, come il più classico salame, viene utilizzata anche come ingrediente in numerose ricette. Quelle più comuni sono il ragù alla ventricina e la salsa alla ventricina e viene spesso utilizzata anche come ripieno dei ravioli. Il miglior consiglio per utilizzare la ventricina in cucina è ovviamente quello di lavorarla il meno possibile mantenendone intatto il sapore. Per un aperitivo sfizioso e gustoso, vi basterà servire la ventricina su una fetta di pane croccante, mentre per un delizioso piatto di pasta: scaldate un filo d'olio con uno spicchio d'aglio, aggiungete la ventricina tagliata a cubetti, fate soffriggere per 2 minuti e aggiungete i pomodori pelati. La vostra salsa è perfetta per condire un tonnarello o dei semplici spaghetti.

Cosa abbinare alla ventricina?

La ventricina, con il suo sapore intenso e piccante, si abbina splendidamente a una varietà di sapori robusti. Prepara un aperitivo con formaggi stagionati, pane rustico, olive e peperoni arrostiti. Abbinamento perfetto è gustarla con un vino rosso corposo, come il Montepulciano d'Abruzzo. Sprigiona poi la tua creatività creando bruschette e insalate pensando alle tue combinazioni preferite.

Paolo Garofalo

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