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Frantoi aperti nel Garda Trentino per scoprire l'extravergine d’oliva DOP

pubblicata il 30.10.2023

Il weekend del 4 e 5 novembre i frantoi del Garda aprono le porte per far conoscere e degustare il proprio olio DOP, l'extravergine prodotto più a Nord al mondo che lago e montagne rendono inconfondibile

Novembre è il mese del gusto nel Garda Trentino, terra che dalle rive del Benaco arriva sino ai monti al confine con il Comano. Si inizia con il primo week end sabato 4 e domenica 5 con “Frantoi Aperti”, un fine settimana in cui poter passeggiare tra gli ulivi, imparare a riconoscere colori e profumi, scoprire come si produce il buon extravergine d’oliva DOP, e, ovviamente, assaggiarlo, in purezza o in piatti preparati per l’occasione dai diversi chef della zona.

Garda Trentino, terra di oro verde

Il merito, se da queste parti l’olio è così buono, elegante e profumato, è del microclima: gli influssi del Lago di Garda e quelli delle montagne più a nord conferiscono a queste DOP, De.Co. o Presidi Slow Food, caratteristiche eccellenti. Siamo in un’area da primato: il Garda Trentino è la zona più a nord al mondo per la produzione tradizionale dell’olio extravergine. E sono proprio le temperature miti a favorire la lavorazione artigianale proprio come una volta, nel rispetto della materia prima.

Qui, tra le diverse varietà di olive, troviamo la Casaliva, una specie autoctona molto pregiata, da cui si ricava un olio evo dal colore verde-dorato. Versato su un tozzo di pane, al naso arrivano subito i profumi d’erba, dei carciofi e delle mandorle verdi. Un bouquet olfattivo che contraddistingue questo olio.

Appuntamento con Frantoi Aperti

Per scoprire la tradizione dell’olivicoltura nel Garda Trentino, attraverso veri e propri percorsi sensoriali, si raggiungono i borghi di Nago, Torbole, Arco, Tenno e Riva del Garda, per l’edizione 2023 di “Frantoi Aperti”, il 4 e 5 novembre. Un’occasione per scoprire le eccellenze che hanno ottenuto la certificazione DOP Garda Trentino; passeggiare lungo i terrazzamenti di ulivi, provare abbinamenti creativi e fare la cosa più semplice e buona che mai: pucciare il pane nell’olio.

Vi portiamo in frantoio: dove andare e cosa assaggiare

In questa due giorni dedicata all’oro verde del Garda Trentino, saranno diverse le occasioni per conoscere produttori e degustare prelibatezze. Alla Domus Olivae Oliocru, un frantoio circolare ed eco-sostenibile tra i più evoluti esistenti in Europa, si potrà partcipare alla degustazione dei prodotti, e attraverso l’utilizzo di un mini-frantoio si proverà l’esperienza artigianale della produzione di Olio Novello. Da non perdere: l’assaggio di gelato allo yogurt con olio aromatizzato agli agrumi. 

Il frantoio d’eccellenza di Arco, Madonna delle Vittorie (che è anche cantina), accoglie i visitatori il 4 novembre per un percorso di degustazione dall’antipasto al dessert, accompagnato da bollicine Trentodoc, per scoprire gli oli Denocciolato e Garda DOP, ottenuti con sole olive del Garda Trentino dalle migliori piante certificate, raccolte a metà ottobre, da frangere a basse temperature. 

Domenica 5 novembre, fitto cartellone di eventi: sulle pendici ventilate di Cologna di Tenno tra il lago di Tenno e il Garda, l’Acetaia del Balsamico Trentino è l’unica azienda agricola trentina a produrre Balsamico Trentino, ottenuto dalla cottura del mosto di uve locali di Gewürztraminer. Qui il binomio balsamico e olio evo è vincente. Alla cantina e frantoio nell’Alto Garda, a Riva del Garda, dove nascono oli extra extravergine, sia DOP Garda Trentino sia biologici, e pregiati vini, si potrà partecipare alla Masterclass Oro Verde: degustazione di 4 oli extravergine d’oliva, e pranzo con specialità gastronomiche abbinati agli oli extravergine e ai vini; lezioni di olio, e visita guidata al frantoio. 

Al Maso Bòtes, dove si fa apicoltura e olivicoltura biologica, nasce un Presidio Slow Food “Olio Extravergine Italiano” per l’olio Millenario. Tra olivi e alveari (producono anche miele), si visita la storica olivaia di Arco con degustazione di oli e aceto di miele.  

Sul Monte Brione, invece, si raggiunge Brioleum, il frantoio del giovane Gian Piero Scannone che coltiva piante di oltre 150 anni d’età. Oltre a scoprire la sua produzione d’eccellenza si può riservare un posto a tavola al “Vitis Lounge Winery” di Arco, per un menù gourmet a tema guidato da un assaggiatore certificato. Si chiude al Frantoio Bertamini, nel Basso Sarca, dove assaggiare il tipico pan di moiche con l’olio biologico. 

Eleonora Lanzetti

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