Denominazione toscana che più storica non si può, con la produzione di vino rosso attestata dall’Alto Medioevo, quella del Nobile di Montepulciano possiede molti assi nella manica, offuscati da qualche linea d’ombra.
Da una parte un territorio di smisurata bellezza, che se non ci siete mai andati fareste bene a colmare la lacuna entro la prossima primavera, ospite di interpreti di eccezione come
Poliziano e
Boscarelli: aziende ben note agli enofili, capaci di produrre sangiovese tra i migliori dell’intera regione (e dunque del mondo intero).
Dall’altra una eccessiva variabilità qualitativa, che si tramuta nel rischio di non riporre sempre bene le proprie speranze quando si fanno gli acquisti.
Tanti i produttori, complice una estensione comunale ragguardevole, ma non tutti indimenticabili, anche per via delle forte variabilità microclimatica e geologica.
Le Bertille è una azienda familiare non molto nota, ma, per dirla con le parole di Veronelli, di sicura affidabilità.
Il Vino Nobile di Montepulciano 2008, complice una annata molto buona in zona, gioca tutte le carte sull’equilibrio: territorio ben espresso al naso (viole, scatola di sigari), entrata sottile, corpo medio, senso di grande rilassatezza al palato, grazie ai tannini saporiti ma non pressanti, e finale fresco, nuovamente floreale, con un pizzico di vaniglia.
Un vino classico, facile da bere e contemporaneamente di impeccabile espressione tipologica. Sembra all’apice. 15 € ben spese.
