Da 8 a 150 euro, 12 regali di Natale per una cucina sostenibile

Iniziamo dalle basi: in cucina è sempre bene avere sotto mano mestolo, cucchiaio, spatola e schiumarola. Meglio ancora se non fatti di plastica, per varie ragioni. Questo set costa 21 euro ed è composto da 4 utensili, ognuno ricavato da un singolo pezzo di bambù.

Il suo nome vero è sansevieria, il soprannome deriva dalla forma delle foglie, che sono lunghe e ampie e sembrano la pelle dei rettili. Insieme con la pianta ragno (vero nome, clorofito) è fra le più adatte agli ambienti domestici: è molto resistente e ha bisogno di poche cure. Come tutte le piante, assorbe anidride carbonica e produce ossigeno, purificando l'aria della cucina. E poi è bella da vedere. Costa 25 euro e si compra anche online.

I “produce bag” sono sacchetti di tela traforati che possono essere usati per sostituire quelli di plastica quando si va al supermercato, ma anche per portare a casa pane, frutta e verdura freschi, magari acquistati in un farmer market cittadino. E pure per conservare tutti questi cibi. Questi di Minima Shop possono stare in frigo e in freezer, sono lavabili in lavatrice e il set da tre costa 8,50 euro.

Come la pianta serpente, la candela è un complemento d’arredo che arricchisce la cucina e ha anche qualche altro effetto benefico, oltre a quelli sull’umore: non assorbe CO2, ma profuma e cattura i cattivi odori. Soprattutto, quelle di Cera una Bolla sono fatte di cera di soia, un’alternativa a quella industriale che è di origine naturale e totalmente biodegradabile. In più, alcuni prodotti (come questi) arrivano a casa in una confezione compostabile. Che è un dettaglio in più che non guasta e anzi va nella direzione giusta.

Lo scopo di averla non è cambiato negli anni: ridurre o azzerare il consumo di acqua in bottiglia e bere quella del rubinetto senza timori. Quello che è cambiato è che questi prodotti si sono evoluti: li fanno sempre più aziende, si possono avere di tante capienze diverse e con diversi tipi di filtraggio, a carboni attivi o a scambio ionico. Semplificando, i secondi sono da preferire ai primi, ma molto dipende anche dal tipo di acqua che arriva in casa. Fra le marche più note c’è Brita, la cui gamma di modelli parte da meno di 20 euro.

Sai che quando lavi in lavatrice gli strofinacci della cucina (ma anche i vestiti, le lenzuola e tutto il resto), questi rilasciano microplastiche che finiscono nello scarico e poi si disperdono nell’ambiente? L’idea di Guppyfriend arriva proprio da qui: è un sacco da mettere in lavatrice con dentro quello che si vuole lavare, così che le microplastiche restino all’interno e non se ne vadano in giro. Costa 35 euro.

Ve lo abbiamo consigliato spesso, perché lo abbiamo provato e ci siamo trovati bene: al suo interno si mettono l’acqua, le sostanze nutrienti e i bacelli di quello che si vuole coltivare; un gruppo di led si accende e spegne autonomamente simulando il ciclo giorno/notte e contribuisce a fare crescere le piante. Le marche più diffuse sono AeroGarden e Click & Grow e al momento in cui scriviamo quest’ultima ha il suo Smart Garden 9 scontato a meno di 150 euro.

Lo smartphone non è il primo oggetto cui pensi quando pensi alla cucina, ma sicuramente è il primo che ti viene in mente se vuoi cercare online una ricetta. E magari lo tieni accanto durante la preparazione dei piatti. Questo curioso amplificatore potenzia naturalmente il suono che esce dal telefonino, che sia la voce dell’Assistente Google che racconta le ricette di Cucchiaio.it o la musica di una delle nostre playlist. I prezzi partono da 54 euro e per ogni Vaia Cube venduto viene piantato un albero sulle Dolomiti.

Ti piace il miele? Allora ti piacciono le api. E se ti piacciono le api, vuoi che stiano bene, vivano a lungo e prosperino: se non puoi ospitarle a casa, puoi però adottare un alveare a distanza. Basta collegarsi a 3bee.com, scegliere la fioritura e il quantitativo di miele che si vuole produrre e controllare tutto con un’app. I prezzi partono da una ventina di euro.

Borracce ormai ce ne sono tante e pian piano stanno sostituendo le bottiglie di plastica nell’uso quotidiano, quando ci si muove da un posto all’altro, quando si fa una gita o si pratica sport. Su questa di 24 Bottles c’è scritto -0,08 a indicare la quantità di CO2 che si evita di rilasciare in atmosfera ogni volta che la si sceglie invece di una bottiglia di plastica, per la cui produzione si generano circa 80 grammi di anidride carbonica. Costa 25-30 euro a seconda delle versioni, si compra online e parte del ricavato serve per piantare nuovi alberi.

La usiamo tutti, la pellicola per conservare il cibo avanzato. La pellicola oppure addirittura l’alluminio. Solo che non è una soluzione molto amichevole con l’ambiente. Soprattutto se si può fare lo stesso con la cera d’api: ApePack produce involucri e sacchetti cerati per alimenti realizzati proprio con questo materiale, che sono anche lavabili e riutilizzabili. Ce ne sono di varie dimensioni, prezzi da 10 euro in su.

Di moka, la macchinetta del caffè di una volta, ognuno ha la sua preferita e non staremo certo qui noi a decidere quale sia meglio fra quelle prodotte da Alessi, Bialetti, Giannini e altri. Scegliete quella che più vi piace (come questa, il cui design risale alla fine degli anni ‘60), anche in base a quante tazzine per volta vi servono. L’importante è sceglierne una, e utilizzarla il più possibile al posto di cialde e capsule. Non solo per nostalgia, ma anche per aiutare l’ambiente.