“Trentasei” ricade sotto l’ombrello della Doc Lambrusco di Modena Spumante, anche se si può serenamente dire che fa storia a sè. Fosse per il colore scarlatto che per una volta abbandona il seducente pallore sorbarese per inoltrarsi nelle sfumature mediterranee, fosse per il Metodo di cui i Bellei sono irriducibilmente innamorati. Non a caso questa etichetta è dedicata a Beppe, il capostipite di questa stirpe di adepti alla Bolla Perfetta.
Rovesciata la Bottiglia, la spuma esplode di un rosa così rosa quasi da abbagliare, mentre i profumi sorbaresi sono attraversati da piacevoli complicazioni: sì il frutto, ma sopra un tratto glacido, una stoffa di cotone appena stirata, una virgola di agrume chinotto, un finale che ricorda le nebbie. E poi quel sorso che sprizza sale a profusione fin dall’abbocco, lo trascina verso un centro squassato da righe acidule, un termine che riporta una generosa effervescenza ricca e adesiva.
Lo vuoi con gnocchi fritti, lasagne e tortelli, ma anche con un fritto misto all’italiana, creme incluse.