Cosa vorrai mai dire di una birra che da 20 anni a questa parte un anno sì e l'altro pure si guadagna una medaglia, possibilmente d'oro, al principale concorso birrario nazionale degli Stati Uniti? Non so, qualcosa di geniale, tipo: acciderba, non è un bluff, è buona sul serio! Certo, non nasce per essere cerebrale e perplesso resterà chi da cotanto palmares si dovesse aspettare il bicchiere definitivo, ma al palato più attento non sfuggirà la franchezza stilistica e l'impeccabile esecuzione.
Birrificio "storico" della renaissance americana, vale a dire sorto insieme ai primi pionieri che rivoluzionarono il modo di bere birra oltreoceano oramai 30 anni fa, non è micro come possiamo intenderlo in Europa, forse non è nemmeno micro in senso assoluto, ma certamente non rinuncia, pur nella diffusione ampia se non capillare al di fuori del gelido stato di provenienza, a proporre prodotti di carattere. La Smoked Porter è il loro cavallo di battaglia, la birra che a suon di medaglie è divenuta il simbolo di questo birrificio e che esce millesimata e con dichiarate ambizioni di lungo invecchiamento, nonostante il grado alcolico moderato ma in virtù di un affumicatura che dona proprietà conservanti. Birra fino a pochi anni fa mitologica per l'appassionato nostrano, oggi grazie alla carambola di importatori e distributori non è affatto impossibile reperirla anche nel Vecchio Continente nei migliori pub e beershop.
Ovviamente codificate e previste nelle omnicomprensive e ridondanti classificazioni americane, più che uno stile vero e proprio le Smoked Porter possiamo inquadrarle come una sorta sottostile, una variazione sul tema, tenendo presente che le Porter originali di due e più secoli fa erano tutte affumicate, viste le tecniche di produzione dei malti scuri dell'epoca. Oggi questa nota intensa ricorda inevitabilmente alcune produzioni della città di Bamberga, regina dell'affumicato teutonico: stili e produzioni diversissime, ma tant'è.
Generosa la schiuma nocciola, tonaca di frate il colore, non molto carico e con riflessi ambrati. Il corredo aromatico si compone senza sorprese intorno all'architrave dell'affumicato e delle tostature: speck e cioccolato su tutto, a seguire caffè, liquirizia, frutta secca, frutta rossa matura nella quale emerge il lampone. In bocca le tostature apportano un'acidità percettibile senza divenire astringente, contrastata ed equilibrata da un spiccata tendenza dolce: l'aroma di luppolo è pressoché nullo e l'amaro emerge solo nel lungo finale affumicato e tostato. Ottima la beverinità, garbato l'apporto alcolico e particolarmente piacevole la persistenza retrolfattiva mentre solo il naso resta appena più timido e meno esplosivo rispetto all'assaggio. Cos'altro vuoi aggiungere al medagliere: averne.
