Ecco, Carvinea è il nome antico di Carovigno, nei cui pressi si coltivano le uve della Masseria Pezza d'Arena.
Un vino che farà alzare più di un sopracciglio: una storia che comincia nel 2000, un vitigno che non fa rima con Salento come il Montepulciano, un enologo che incontra pari fama e detrattori: Riccardo Cotarella.
Eppure assaggiato alla cieca, cioè prima di sapere chi cosa quando, il Merula Rosa si lascia bere senza esitazione.
Ha un bel colore rosa rosa, al naso rintuzza il punto di fragolina con un intorno più asciutto, quasi di paglia, con tratti delicatissimi e particolarmente brevi.
Ma il meglio di sé lo regala un sorso franco, vergato di una riga acida vibrante e nervosa, che lo attraversa dal labbro al termine. Piacevolmente teso, s'allunga lasciando il palato increspato e desideroso.
Vino che non suona la taranta del territorio, che è vino di progetto più che di storia. Un bicchiere spensierato, dignitosamente composto senza superfetazioni filosofiche.
