La dieta South Beach

Siamo entrati ufficialmente nella primavera. Pochi mesi arriverà l'estate e con essa le prime uscite al mare. La voglia, con il primo caldo, è già tanta, per cui una dieta come la South Beach attira l'attenzione solo a partire dal nome. La South Beach è una dieta basata sul basso consumo di carboidrati messa a punto nel 2003 dal cardiologo Arthur Agatston allo scopo di far perdere peso ai pazienti e al contempo prevenire eventuali patologie cardiovascolari. Oltre alla riduzione dei carboidrati infatti la dieta South Beach prevede anche il controllo dell'indice glicemico degli alimenti e l'assunzione esclusiva di grassi salutari per il nostro corpo. La parte più dura è rappresentata dalle prime due settimane, durante le quali è vietata l'assunzione di qualsiasi carboidrato, allo scopo - secondo le teorie del dott. Agaston, di abituare il nostro metabolismo a bruciare i grassi in eccesso. Vengono quindi banditi pasta, riso, cereali in genere, zucchero, frutta e bevande alcoliche. Dopo questa prima fase, che permette di perdere abbastanza velocemente peso, la seconda prevede una lento e graduale reintroduzione dei carboidrati "buoni", ovvero quelli derivati da frutta, verdura e cereali integrali, ovviamente in quantità esigue. La durata di questa fase non è fissa, ma legata al raggiungimento del peso forma stabilito prima dell'inizio della dieta. La terza e ultima fase è quella del mantenimento, che dovrebbe durare per tutta la vita. Prevede un regime in linea con quanto appreso nelle prime due fasi, la preferenza verso i grassi monoinsaturi e polinsaturi e la possibilità di mangiare tre porzioni al giorno di cereali e tre di frutta. Le critiche che vengono mosse a questo regime alimentare sono normalmente dovute allo scarso equilibrio della prima fase, troppo rigida e troppo povera di vitamine, sali minerali e, ovviamente, carboidrati, oltre che sul concetto di indice glicemico. Il Cucchiaio d’Argento è a favore di una dieta varia ed equilibrata. Qualsiasi dieta o regime alimentare va condotta sotto la supervisione di uno specialista. Le notizie sopra riportate sono a puro scopo divulgativo. Immagine: Flickr